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Jack Draper: “Sì, giocherò in Australia. Non è stato il periodo più facile”

Federico Rossini

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Draper / LaPresse

Jack Draper agli Australian Open 2026? Secondo lui, sì. O meglio, questa è la sua risposta a un incontro con giovani tennisti che si stanno formando. Il britannico, assente ormai da molti mesi dal circuito per infortunio, sta provando a rientrare in qualsiasi modo.

E la sua preparazione è in corso, sebbene abbia comportato il doversi cancellare da alcune esibizioni che aveva programmato nel mese di dicembre. Era arrivato fino alla top 5, sembrava destinato a scalzare Alexander Zverev dal numero 3, e invece i guai al braccio sinistro che lo tormentano fin dagli US Open lo costringono ancora ai box.

Così Draper nel contesto in questione: “Giocherò in Australia, sì. Non è stato il periodo più facile per me perché stavo salendo, sentivo di essere a un buon punto lassù, e improvvisamente è accaduta una cosa così. Alla fine o ti fermi e lasci che la situazione si prenda il meglio di te, o vai avanti. E penso che sia una ruota che continua a girare, un’onda continua. Quando hai successo dovrai anche soffrire, e poi ce la fai di nuovo“.

Fino al momento in cui si è dovuto fermare, Draper si è esibito nella miglior stagione della sua carriera, con la vittoria al Masters 1000 di Indian Wells e la finale nell’omologo torneo a Madrid. Anche se gli Slam non erano stati teneri con lui, c’era comunque la chiara prospettiva di un giocatore in ascesa. Un’ascesa che dovrà ripartire nel 2026.

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