Nuoto

Il nome nuovo Giovanni Guatti: “Accolto bene dal gruppo. I 50 sl la mia gara ideale, sto costruendo i 100”

Alessandro Passanti

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LaPresse

Giovanni Guatti è stato l’ospite dell’ultima puntata di “Swim Zone” in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il nuotatore di originale friulana è reduce da uno splendido doppio oro ai Campionati Europei in vasca corta di Lublino e si è confermato come uno dei talenti emergenti del nuoto azzurro.

Il classe 2003 si è dimostrato eccellente sia in vasca sia fuori. “Perchè? Sono cresciuto in un ambiente nel quale forma e sostanza sono importanti. I miei genitori sono sempre stati attenti a questi aspetti. Ci vuole accortezza. Mi mancano 3 esami per diventare ingegnere inoltre”.

Giovanni Guatti, nonostante sia nato e cresciuto a Udine, ora si è trasferito a Firenze come ha fatto il suo concittadino Matteo Restivo:Il mio legame con Matteo Restivo dura da molti anni, abitiamo nello stesso palazzo a Udine per esempio. Anche le nostre famiglie si conoscono bene, mia madre e suo padre erano compagni di classe. Lui mi è stato molto d’aiuto per inserirmi nel mondo del nuoto fiorentino. Non ero contento a Udine per motivi di università e sport. Mi allenavo in una vasca da 25 metri, per giunta non moderna ed eravamo anche in tanti nella stessa corsia. Non era facile allenarsi al meglio. Ho scelto di cambiare e trasferirmi a Firenze in un impianto dove possiamo lavorare nel migliore dei modi”.

Una avventura in vasca davvero particolare per Guatti: “Il nuoto è nato come un hobby. I miei mi hanno fatto fare tanti sport da bambino, anche lo sci, poi ho deciso in quale proseguire e ho scelto il nuoto. Ora lo vedo come una opportunità di crescita personale. Spero che la mia carriera prosegua così e gli ultimi risultati non fanno altro che stimolarmi”.

Tutto è nato dalle Universiadi. “Sicuramente hanno avuto un ruolo fondamentale. Il primo maggio mi sono microfratturato il capitello radiale, quindi mi sono fermato, anche se in qualche modo ho proseguito a nuotare con il gesso. Il risultato che ho ottenuto mi ha sconvolto. Non mi aspettavo di fare così bene dopo quello stop. Diciamo che ha acceso un qualcosa che mi ha fatto pensare di poter fare buone cose e migliorare ancora. La convocazione agli Europei di Lublino è arrivata all’ultimo momento, ma ha contribuito a completare un 2025 splendido”.

Gli Europei di Lublino hanno segnato una pagina importante:Con la staffetta abbiamo fatto grandi cose. Anche se ero al mio primo appuntamento importante i componenti li conoscevo tutti. Avevo partecipato a raduni con Deplano e Ceccon. Quando sono arrivato a Lublino ho pensato di non poter non performare perchè volevo tenere alto il nome dell’Italia. Da quando sono a Firenze ho imparato a gestire l’ansia prima delle gare più importanti per cui sono rimasto tranquillo”. 

Le caratteristiche di Guatti sono chiare:In acqua ho fortunatamente una potenza esplosiva molto alta e risulto anche leggero. Il 50 mi viene più semplice con la frequenza elevata che ho a disposizione, mentre sul 100 ci sto lavorando. Devo ancora costruire la parte di forza. Stiamo facendo un percorso che non deve andare a snaturare la mia propensione ai 50″. 

La squadra italiana è un ambiente ideale: “Sicuramente ho trovato un ottimo gruppo che mi ha accolto nel migliore dei modi. Ho anche avuto la fortuna di entrare in un contesto in cui conoscevo già diversi elementi, poi io sono molto socievole e non ho problemi a inserirmi”. 

La questione vasca corta o lunga?Noi ci alleniamo tutto l’anno in vasca lunga. Facciamo corta solo una volta a settimana. In questa poi non sono mai stato fortissimo, con una subacquea non eccezionale. Sono contento di intraprendere questa avventura nella lunga dopo una sorpresa nella corta come quella vissuta a Lublino”. 

Ultima battuta sugli obiettivi del 2026. “Sarò contento se nelle due competizioni di quest’anno, ovvero gli Europei di Parigi in vasca lunga e i Giochi del Mediterraneo sarò in grado di qualificarmi a uno o l’altro. Lavoro proprio in quella direzione. Inoltre voglio scendere sotto il muro dei 22″ che ho sfiorato per 2 centesimi. Tengo i piedi ben saldi al terreno, non amo sbilanciarmi. Prossimamente mi laureerò quindi penserò alla magistrale”. 

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