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Il fenomeno Noumory Keita giocherà per l’Italia? Richiesta la cittadinanza, ma c’è lo scoglio del nuovo regolamento

Erik Nicolaysen

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Noumory Keita / IPA Sport

Noumory Keita, uno dei grandi protagonisti della SuperLega di volley, ha presentato istanza per diventare cittadino italiano e dovrebbe ottenere il passaporto nei prossimi mesi. Il formidabile schiacciatore del Rana Verona, nato a Bamako nel 2001, potrebbe quindi diventare un innesto importante per la Nazionale campione del mondo in carica anche se c’è uno scoglio legato al nuovo regolamento FIVB sui naturalizzati.

Dal 28 febbraio 2026 entreranno in vigore delle norme più stringenti, tra le quali il limite di massimo due giocatori naturalizzati per nazionale e soprattutto il divieto di giocare per altre Federazioni dopo aver disputato almeno una partita con i colori del Paese d’origine. Ed è propria questa la regola che preoccupa maggiormente la FIPAV, visto che Keita avrebbe giocato qualche match per il Mali a livello giovanile e anche un incontro di Coppa d’Africa con la Nazionale senior.

Il presidente federale Giuseppe Manfredi, in un’intervista concessa al Corriere dello Sport, ha spiegato: “Noi monitoriamo la situazione anche per evitare che possa fare scelte diverse. Certo, che se non passa per noi non passa per nessuno. Non sono abituato a discutere le norme, quando ci sono le rispetto. Ma non farlo giocare per nessuno sarebbe un peccato, perché è un fenomeno. Però serve una regola precisa da non modificare per tanto tempo“.

Il nodo della questione è legato alle retroattività della norma, perché se fosse retroattiva non ci sarebbero grandi margini per vedere Keita in azzurro, mentre in caso contrario ci sarebbe la possibilità di accelerare l’iter per ottenere la cittadinanza e completare l’iter della naturalizzazione entro il 28 febbraio 2026, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento.

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