Freestyle

Flora Tabanelli: “Un infortunio va accettato, avere un traguardo da raggiungere mi ha aiutato”

Giandomenico Tiseo

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Flora Tabanelli / Pentaphoto FISI

Lo scorso 7 novembre la notizia della lesione al ginocchio e una presenza alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina col punto di domanda. Il conto alla rovescia per l’inizio dei Giochi (6 febbraio) prosegue velocemente e Flora Tabanelli vorrà essere tra le vedette della rassegna a Cinque Cerchi.

Strepitosa interprete dello sci freestyle e grande protagonista della stagione 2024-2025, chiusa con la conquista della Coppa del Mondo di Big Air e di quella generale, senza dimenticare il titolo mondiale e lo storico successo agli X Games negli Stati Uniti, Flora era a Milano presso il centro Ortholabsport per effettuare una serie di valutazioni posturali statiche e dinamiche e, soprattutto, per ritirare il tutore su misura per il ginocchio, passaggio fondamentale nel percorso di rientro completo sugli sci. La visita, infatti, rientra nel programma di recupero.

Conclusa, infatti, la fase riabilitativa al J-Medical di Torino, Tabanelli è tornata ad allenarsi in Val di Fassa, dove sta portando avanti anche l’ultimo anno delle scuole superiori, nella non semplice coesistenza tra impegni di studio e agonistici. Nelle ultime settimane, dopo tanto lavoro a secco, si è dedicata all’attività sugli sci: curve in campo aperto e sensazioni positive, ma senza affrontare ancora i salti. Il tutore personalizzato realizzato da Ortholabsport è volto a favorirla nella ripresa graduale.

Non mi soffermo troppo sui risultati raggiunti. Rivivo i momenti belli, ma preferisco concentrarmi su ciò che sto facendo e sugli obiettivi futuri“, ha spiegato ai microfoni dei media presenti a Milano (fonte: ANSA). E sull’infortunio: “All’inizio non è stato semplice, anche perché è arrivato in un momento complicato. Ma un infortunio va accettato. Già dal secondo giorno avevo in mente l’obiettivo di tornare sugli sci il prima possibile: avere un traguardo mi ha aiutata molto, soprattutto dal punto di vista mentale“.

Un rapporto speciale col fratello Miro, con cui condivide i momenti delle gare in Coppa del Mondo e nelle massime competizioni internazionali: “Per me significa tantissimo. È stato il mio idolo fin da piccola ed è lui che mi ha avvicinata a questo sport. Ancora oggi ci confrontiamo spesso ed è bellissimo averlo al mio fianco, in squadra e in famiglia“.

Una disciplina, quella del freestyle, in cui dare libero sfogo anche alla propria anima creativa: “Nel freestyle c’è una componente artistica evidente. Anche in aria, in qualche modo, disegniamo delle linee. Sono cresciuta circondata dall’arte: mio padre era graphic designer, mia sorella è un’artista e io frequento un liceo artistico. È qualcosa che sento profondamente mio“.

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