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Fabio Fognini senza peli sulla lingua: “Firmerei per rinascere come Sinner, ma ho qualcosa che lui non ha”

Giandomenico Tiseo

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Sinner - Fognini / LaPresse

Senza peli sulla lingua. È stato così il “racconto” di Fabio Fognini a Belve, trasmissione in onda su Rai 2 HD e condotta dalla collega Francesca Fagnani, in cui l’ex tennista ligure ha parlato di tutto, togliendosi anche dei sassolini dalle scarpe, in riferimento all’esclusione (nel recente passato) in Coppa Davis da parte del capitano non giocatore Filippo Volandri. Una competizione a cui Fabio ha tenuto sempre in modo particolare.

Non potevano mancare anche delle domande in riferimento a Jannik Sinner, idolo in Italia e nel mondo per i suoi straordinari risultati, ma molto diverso dal punto di vista caratteriale rispetto a Fognini. All’ex tennista nostrano è stata fatta questa domanda: “Senta, una volta lei ha detto: ‘Se fossi nato Sinner, ero quadrato, era tutto più bello’. Avrebbe preferito rinascere come Jannik?“.

La risposta è stata la seguente: “Sono consapevole che se durante la mia carriera avessi lavorato su questo aspetto, sarebbero arrivate tante altre cose. Sinner è il numero uno al mondo, quindi firmo. Dammi il foglio e firmo. Però l’averlo vissuto alla Fognini, Jannik un pensierino lo farebbe“.

E sul qualcosa che Sinner non ha rispetto al ligure: “Spontaneità. Sono uno molto spontaneo, uno molto vivace, allegro e che soprattutto, come mi hai ricordato prima dice le cose in faccia, diretto“. Fagnini, in maniera anche un po’ provocatoria, l’ha incalzato: “A differenza di quel Sinner che le dice alle spalle…?“, e l’ex tennista ha precisato: “No, però diciamo che è un carattere sicuramente diverso. È difficile fare i paragoni. Però firmerei“.

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