Formula 1

F1, Toto Wolff: “Antonelli ha un grande potenziale per il futuro, io alla sua età ero un idiota…”

Erik Nicolaysen

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Wolff / Lapresse

Il 2025 della Mercedes si è concluso con un bilancio tutto sommato abbastanza positivo, grazie al secondo posto nel Mondiale costruttori (dopo il quarto del 2024) e all’inserimento in squadra del giovane italiano Kimi Antonelli dopo l’addio di Lewis Hamilton. Il rookie bolognese ha perso nettamente il confronto diretto con il fortissimo compagno George Russell, autore della miglior stagione in carriera con due vittorie e nove podi, dimostrando comunque un buon potenziale in prospettiva anche nella massima categoria.

Il 19enne di Casalecchio di Reno ha attraversato un periodo molto difficile durante la tournée europea di metà campionato dopo alcuni lampi interessanti nei primi round (su tutti la strepitosa rimonta sul bagnato al debutto in Australia e la pole nella Sprint a Miami), riuscendo poi ad uscire dalle sabbie mobili con una serie di ottime prestazioni tra cui il secondo posto in Brasile ed il terzo a Las Vegas.

La cosa è che quando parliamo con Kimi siamo brutalmente onesti, sia quando va bene sia quando va male. E poi ti ricordi che non stai parlando con un adulto. Kimi è più ragazzo che adulto. E devi ricordarti che ha solo 19 anni. Sì, è un professionista in macchina e ha fatto kart e gare per tutta la vita. Ma dal punto di vista della maturità, ci aspettiamo una crescita accelerata che è quasi troppo difficile. È stato catapultato in questo mondo e credo che quando guardi alcune delle gare peggiori, sia semplicemente travolto dall’esperienza, con tutto l’interesse e la pressione mediatica“, ha dichiarato Toto Wolff nell’ambito del podcast ufficiale della F1.

Ha un compagno di squadra estremamente veloce ed esperto ma sta comunque reggendo. E penso che questo dimostri che ha un grande potenziale per il futuro, perché quando io avevo 19 anni ero un po’ un idiota. Non sarei stato in grado di gestire le pressioni che lui sta affrontando. Ed è per questo che quando parlo con lui sono un po’ duro, devo quasi fermarmi e dire: ‘Aspetta un attimo, è pur sempre un ragazzo’. Ed è un insegnamento interessante anche per noi“, le parole del team principal della Mercedes.

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