Formula 1

F1, il Max Verstappen del 2025 come l’Ayrton Senna del 1993. È lui il Campione morale della stagione

Francesco Paone Casati

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Verstappen / La Presse

Il Campione del Mondo 2025 di Formula 1 è Lando Norris. Questo verrà ricordato nei libri di storia e questo è il responso dell’aritmetica, unica entità in grado di emettere una sentenza incontestabile relativamente alla graduatoria iridata. Cionondimeno, la matematica non è tutto. Per quanto il britannico si sia fregiato del titolo, il sentimento comune vede in Max Verstappen il vero “uomo dell’anno”.

Non potrebbe essere altrimenti, poiché l’olandese ha ravvivato e reso incerto il campionato pur disponendo di una monoposto per larghi tratti inferiore a quella guidata dal ventiseienne inglese e da Oscar Piastri. Eppure, Super Max è stato il pilota capace di vincere più gare (8, contro le 7 del binomio color papaya).

D’accordo, Verstappen ha avuto tutta Red Bull attorno a sé. Viceversa, McLaren ha dovuto gestire due galli nello stesso pollaio, i quali si sono tolti punti a vicenda. Verissimo. Al tempo stesso non bisogna però dimenticare come il Drink Team abbia attraversato una fase turbolenta durante il 2025, con l’esautorazione di Christian Horner e un radicale cambio di management. La dinamica non può non aver avuto un influsso negativo su Milton Keynes. I due fattori si compensano? Impossibile rispondere, si prende atto delle due facce di questa medaglia.

Indipendentemente da ciò, è sufficiente farsi un giro sui social network e leggere qualche analista degno di questo nome per rendersi conto di come a Verstappen venga concesso molto di più dell’onore delle armi. Sì, Lando è il Campione per gli asettici numeri, il titolo gli appartiene. Però, uscendo dall’impersonale sommatoria dei punti, si evince come abbia primeggiato principalmente grazie a una MCL39 che ha lungamente sovrastato la RB21. È Max il  Campione per la vox populi, che non sempre ha ragione, ma talvolta è più aderente alla realtà dei fatti di quanto non dicano i fatti stessi.

Insomma, il Max Verstappen del 2025 ricorda tanto l’Ayrton Senna del 1993. Quell’anno il Mondiale andò ad Alain Prost, che però correva con un’autentica astronave (la Williams FW15). Il brasiliano aveva invece per le mani una McLaren spinta da un Ford Cosworth clienti e non certo all’altezza della monoposto rivale in termini di software e sviluppo delle sospensioni attive. Ciononostante, grazie al suo talento e a qualche aiuto divino (diverse gare bagnate a inizio stagione), tenne a lungo testa all’arcirivale francese.

Il Professore si fregiò del titolo, ma tutti riconobbero a Magic il ruolo di Campione morale. Esattamente quello che spetta a Super Max. Per inciso, c’è un altro tratto in comune fra le due stagioni. Anche 32 anni fa si era alle porte di una rivoluzione regolamentare, quella della reintroduzione dei rifornimenti e della forte riduzione dell’elettronica applicata alle vetture di F1. Corsi e ricorsi storici…

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