Formula 1
F1, fine della storia tra Red Bull ed Helmut Marko: il consulente austriaco ha rassegnato le dimissioni
Il cerchio si è chiuso. Dopo gli addii di Adrian Newey e di Christian Horner, molto diversi nelle motivazioni, lo zoccolo duro che andava a comporre l’asset della Red Bull perde l’ultimo pezzo importante. Si parla di Helmut Marko. Dopo le indiscrezioni di media britannici e olandesi che avevano riportato la notizia della rottura tra la scuderia di Milton Keynes e lo storico consulente, ci sono i crismi dell’ufficialità.
Si chiude così un sodalizio che durava da un ventennio tra Marko e i “bibitari”, condito da tante vittorie e anche qualche polemica, anche per la comunicazione che spesso l’82enne di Graz ha usato nel paddock. Il dirigente austriaco, dunque, ha rassegnato le dimissioni dal suo incarico. La conferma è arrivata attraverso un comunicato ufficiale di Red Bull GmbH.
“Sono coinvolto nel mondo degli sport motoristici ormai da sessant’anni e gli ultimi venti trascorsi alla Red Bull sono stati un viaggio straordinario e di grande successo“, ha dichiarato Marko, ricordando la sua precedente esperienza da pilota d’auto da corsa nella quale aveva conquistato anche una 24 Ore di Le Mans con Porsche nel 1971.
“È stato meraviglioso poter contribuire a plasmare e condividere questa esperienza con così tante persone di talento. Tutto ciò che abbiamo costruito e realizzato insieme mi riempie di orgoglio. Il fatto di aver mancato per un soffio il campionato mondiale in questa stagione mi ha commosso profondamente e mi ha fatto capire che ora è il momento giusto per me, personalmente, di chiudere questo capitolo molto lungo, intenso e ricco di successi. Auguro all’intera squadra un successo continuo e sono convinto che l’anno prossimo lotteranno nuovamente per entrambi i titoli mondiali”, ha aggiunto.
Ci sono anche le reazioni del CEO del gruppo, Oliver Mintzlaff, che ha salutato Marko con un parole molto cordiali, ma in realtà il rapporto tra i due non sarebbe stato così idilliaco. “Helmut mi ha comunicato la sua intenzione di lasciare il ruolo di consulente motoristico alla fine dell’anno. Sono profondamente dispiaciuto per la sua decisione, poiché è stato una figura influente per oltre due decenni e la sua partenza segna la fine di un’era straordinaria. Dopo una lunga e intensa conversazione, ho capito che dovevo rispettare i suoi desideri, poiché ho avuto l’impressione che fosse il momento giusto per lui per compiere questo passo, anche se la sua partenza lascerà un vuoto significativo, il nostro rispetto per la sua decisione e la nostra gratitudine per tutto ciò che ha fatto per la Red Bull Racing superano di gran lunga questo aspetto“.
Da capire quali saranno le conseguenze in Red Bull e se in qualche modo quest’ulteriore cambio di assetto andrà a incidere sul team anglo-austriaco. La permanenza di Max Verstappen in squadra, da contratto fino al 2028, sarà molto legata alla competitività della monoposto. L’anno venturo inizierà una nuova era del Circus, con nuove vetture e power unit in pista. Non resta che attendere.