Atletica

Diego Pettorossi: “Il mio fisico ha avuto una caduta libera. Doualla sta facendo un lavoro incredibile”

Alessandro Passanti

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Pettorossi / IPA Sport

Diego Pettorossi è stato l’ospite dell’ultima puntata di Sprint Zone, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il velocista classe 1997 si è raccontato a 360°, partendo da un 2024 di grandi risultati, un 2025 pieno di problemi fisici, fino ai prossimi obiettivi a medio e lungo termine. 

L’atleta nativo di Bologna inizia facendo un po’ il punto della situazione con il classico bilancio di fine anno: “Dopo un 2024 che si potrebbe definire di grazia, il 2025 è stato davvero molto difficile. Dopo una delle migliori preparazioni della mia vita, con il personale nei 200 metri e nei 60, è arrivata una caduta libera nel mio corpo. Prima l’anemia, quindi valori sballati nel sangue, quindi ho provato a tornare ma ho avuto altri problemi fisici, come un problema al piede che mi ha lasciato fuori per due mesi. Sono arrivato agli Assoluti col cucchiaino e una sola settimana di lavoro. Già essere arrivato in finale per me era sufficiente – sorride – ho fatto ottavo con un tempo poco significativo, ma non era quello l’importante”.

Diego Pettorossi prosegue: “Per fare un esempio, da gennaio in avanti sono stato più fermo che in pista. A luglio ero talmente fuori forma che se facevo anche solo un 80 di allenamento o due, finivo a terra stremato. L’obiettivo era rialzarmi. Già aver fatto segnare un 21.30 con -3.0 di vento mi aveva consolato e riportato ad un livello che mi ha poi fatto bene verso la preparazione invernale”. 

Tutto questo è andato ad inserirsi in un anno di profondi cambiamenti: “Da luglio mi sono trasferito a Milano, diciamo che ho seguito mia moglie ma, al netto di tutto questo, sentivo che dovevo cambiare qualcosa. Ho cambiato allenatore ma non il mio obiettivo. Per me è stato importante arrivare a Parigi 2024 ma io sono qua per migliorarmi sempre. Le condizioni non c’erano per vari punti di vista quindi mi sono spostato e ora sono davvero felice. Anche il clima di Milano mi piace – sorride – temevo peggio”. 

Roberto Severi ha dato una nuova scossa all’atleta azzurro:Tra noi ci sono solamente 8 anni di differenza e fa uno strano effetto. Dopotutto ci siamo anche visti alle gare quando ero agli inizi. Lui era quattrocentista e ora è il mio allenatore. Si è dimostrato subito molto disponibile e ha allestito una squadra di persone che, per esempio, ha reso possibile gareggiare agli Assoluti dopo 2 mesi ai box. Io pensavo che la stagione fosse già finita e stavo già pensando al 2026. Lui invece ha messo in atto una squadra di alto livello. Abbiamo creato un gruppo ottimo con le condizioni ideali. Ora mi sento più leggero dal punto di vista mentale. Io sono sempre della Atletica Libertas Unicusano Livorno e loro mi hanno suggerito di fare così e mi seguono a distanza fidandosi di quello che faccio. Sono indipendente non essendo di un gruppo militare. La prima cosa che ho detto con Roberto? Non sono qui per finire la mia carriera: so che posso dare ancora tanto e ho ancora margine”.

Diego Pettorossi punta poi il mirino sui prossimi obiettivi:Ovviamente in primo luogo gli Europei indoor. La preparazione è partita bene. Ora ci sposteremo a Tenero al centro di preparazione atletica. Nell’ultima occasione i risultati dei test erano ottimi. Ora voglio concentrarmi sulla stagione indoor con tante corse. Iniziando già da Ancona il 6 gennaio. Punterò sui 200 e su qualche 60″.

Ultima battuta su Kelly Doualla che si allena vicino a Pettorossi:La vedo sempre. Ora sta facendo tanti allunghi e un lavoro incredibile. Lei e il suo staff sono concentrati sul prevenire rischi e infortuni. Ha solo 16 anni e sta vivendo tutto con lo spirito di quell’età e fa benissimo”. 

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