Biathlon
Didier Bionaz reagisce in IBU Cup: secondo tempo di frazione nella staffetta mista e velocità ragguardevole al poligono
Didier Bionaz ha cominciato la stagione olimpica con un rendimento sicuramente al di sotto delle aspettative e molto distante da quello che sarebbe il 100% del suo potenziale, soprattutto a causa di un evidente problema psicologico al poligono. Il valdostano, protagonista in negativo per l’Italia delle staffette maschili andate in scena a Oestersund e Hochfilzen, è stato “retrocesso” di fatto questa settimana dalla Coppa del Mondo all’IBU Cup.
L’obiettivo dello staff tecnico azzurro è quello di ricostruire la fiducia (smarrita già dalla fase finale dello scorso inverno) al tiro di Bionaz, che rappresenta una pedina fondamentale della staffetta italiana in vista dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. La prestazioni sugli sci del 25enne sono infatti competitive anche per il circuito maggiore, quindi basterebbe risolvere la sua crisi al poligono per ritrovare un atleta che contenderebbe a Lukas Hofer il ruolo di secondo violino della Nazionale maschile.
Segnali positivi in tal senso sono arrivati stamattina a Lenzerheide durante la staffetta mista di IBU Cup, in cui Bionaz si è reso protagonista di una seconda frazione piuttosto convincente. Il valdostano classe 2000 ha portato il team azzurro dal sesto al secondo posto (piazzamento conservato poi dalle donne nella seconda metà di gara fino al traguardo) con una performance di alto profilo.
Didier, autore di un primo giro abbastanza cauto conclusosi con una sola ricarica utilizzata al poligono nel tiro a terra (tempi di rilascio discreti per le sue caratteristiche), ha cambiato marcia a partire dal secondo giro recuperando tanto terreno sugli sci e soprattutto trovando una favolosa sessione di tiro in piedi da 23.4″ di shooting time coprendo tutti i bersagli con il caricatore.
La speranza è che questa bella frazione in staffetta (secondo miglior tempo complessivo ad un’incollatura dal tedesco Fratzscher), anche se realizzata nell’ambito del circuito cadetto, possa aiutarlo a mettersi definitivamente alle spalle i fantasmi del recente passato guardando con fiducia alle prime gare del 2026 in Coppa del Mondo e cercando di arrivare nelle migliori condizioni (in primis mentali, oltre che fisiche) al grande appuntamento olimpico di Anterselva.