Los Angeles 2028

Danilo Faso: “Farò di tutto per diventare n.1 del mondo, strada lunghissima. Magari in futuro un doppio misto con mia sorella”

Edoardo Diamantini

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Danilo Faso / FITET Giuseppe Di Carlo

Danilo Faso ha guidato l’Italia Under 15 maschile del tennistavolo all’argento iridato ai Mondiali di categoria soltanto pochi giorni fa, dopo una stagione in cui si è tolto molte soddisfazioni a livello personale, dominando agli Europei e disputando poi anche la competizione a squadre continentale con la Nazionale senior.

L’azzurrino ha posto le basi per un futuro che si preannuncia radioso, ma tiene i piedi ben piantati per terra, mostrando di avere già le idee ben chiare sul percorso da compiere per arrivare gradualmente a giocare con continuità i tornei senior per tentare poi la qualificazione alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Che voto dai alla tua stagione?
Alla mia stagione do un 8. Gli obiettivi principali erano di vincere gli Europei, ed ho vinto tre ori, fare un buon Mondiale ed ho ottenuto l’argento a squadre battendo la Cina, far bene in campionato, e sinora sono andato bene, chiudere la carriera cadetti con un buon ranking mondiale, e sono numero 3, e, soprattutto, continuare la progressione tecnico-fisica, sento che sto crescendo e questa è la cosa più importante“.

Battere la Cina ai Mondiali U15 potrebbe aver segnato un nuovo inizio per il tennistavolo italiano?
Abbiamo una generazione di giovani molto forte, e siamo molto amici: così si costruiscono i bei risultati. Vedremo, io ci credo“.

Che scuola frequenti e come riesci a conciliare gli impegni sportivi con quelli scolastici?
Frequento la scuola online e faccio gli esami da esterno a fine anno. Sono iscritto al secondo anno del tecnico per il turismo. Ovviamente con due allenamenti al giorno e 180 giorni l’anno fuori città non posso frequentare le lezioni. Studio comunque seriamente“.

Nel 2026 ti vedremo a tempo pieno già nel circuito senior oppure continuerai a disputare tornei giovanili?
Devo parlarne con i miei tecnici. Penso di disputare alcuni tornei giovanili e sicuramente di farne qualcuno senior. Quest’anno ho già fatto per esempio gli Europei Under 21, e soprattutto gli Europei Assoluti giocando titolare e vincendo la partita d’esordio contro la Danimarca. Il passaggio alla carriera senior è già in corso“.

Hai dichiarato di voler diventare il numero 1 del mondo. La stessa frase a 17 anni la disse anche Jannik Sinner: cosa ti fa credere di poter diventare il migliore di tutti?
Non credo di diventare il migliore di tutti. È quello che voglio, e farò di tutto per arrivarci. Mi dicono che ho delle buone basi per provarci, ma la strada è lunghissima. Sinner c’è riuscito e lo ammiro tantissimo“.

I tuoi genitori sono entrambi giocatori: chi ti dà più consigli?
Mamma mi ha formato da quando avevo 5 anni, mi ha spiegato la tecnica, anche se papà giocava spesso con me. Anche lui mi dava un sacco di consigli, adesso parlo tantissimo con entrambi. Papà mi segue spesso in panchina e sulla tattica parlo sempre con lui“.

Anche tua sorella è molto promettente: come si chiama e che rapporto hai con lei?
Si chiama Milena, ha 9 anni ed abbiamo un rapporto bellissimo. Io trascorro molto tempo con gli adulti per gli allenamenti, e quando sto con lei mi fa tornare bambino giocando insieme, mi diverto un sacco. Lei è anche molto brava a tennistavolo ed è già la numero 1 delle under 11 italiane. Magari un giorno faremo il doppio misto insieme in Nazionale“.

Come sei stato accolto in Nazionale maggiore dai veterani della squadra?
I ragazzi della Nazionale Assoluta sono degli amici, perché mi sono allenato con loro per due anni al Centro Federale di Terni. L’inserimento in squadra è stato semplice“.

Possiamo dire che per il 2026 l’obiettivo sia entrare tra i primi 100 del ranking mondiale?
L’obiettivo stagionale per me è di allenarmi bene a Palermo ed anche fuori, con tanti stage, e di migliorare. La classifica mondiale al momento mi interessa poco, anche perché l’ingresso nei primi cento, oltre che dal livello, dipenderà dall’attività che si sceglie di fare. Con i tornei giovanili è difficile fare molti punti, e gradualmente farò tornei senior. Attualmente sono circa numero 300, però ho già sconfitto giocatori tra i primi 200. Fra due anni il discorso sarà diverso: cercherò di qualificarmi alle Olimpiadi, quindi curare la classifica sarà importante“.

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