Snowboard
Cesare Pisoni: “Fischnaller tornerà in gara a Cortina. Abbiamo un 2010 che è un crack assoluto”
Cesare Pisoni è intervenuto come ospite speciale nel corso della nuova puntata di Salotto Bianco, trasmissione di approfondimento sulle discipline olimpiche invernali trasmessa sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi. Il guru dello snowboard italiano ha tracciato un bilancio della trionfale trasferta asiatica che ha aperto la Coppa del Mondo delle specialità alpine, in cui sono arrivati nel complesso sei piazzamenti sul podio e tre vittorie su quattro gare disputate.
Il direttore tecnico azzurro si è focalizzato inizialmente sulla concorrenza interna della squadra maschile anche in ottica Milano Cortina 2026: “Noi abbiamo stabilito dei criteri, poi dopo ovviamente chi andrà più forte e chi sarà più in forma riuscirà a partecipare. Devo dire che questa è stata una trasferta breve, per essere una trasferta cinese, ma molto intensa. Devo ringraziare i ragazzi, a partire da Mirko Felicetti che voi magari non conoscete bene ma è un vero personaggio all’interno della nostra squadra, ma anche a livello internazionale gli vogliono bene tutti. È una persona molto di cuore, è una persona a cui piace essere di compagnia e rallegrare spesso e volentieri l’ambiente di tutta la truppa. È un piacere andare in giro con questi ragazzi. Io mi divido tra snowboard alpino e snowboardcross, ed effettivamente la forza di questa squadra sta proprio nel gruppo che si è creato negli anni, non solo per quanto riguarda gli atleti ma anche per quanto riguarda lo staff. Nel momento in cui c’è comunque una buona amalgama, ci sono personaggi e caratteri molto diversi che però si compensano, e pur essendo uno sport individuale realmente riescono a dare quel qualcosa in più grazie alla forza del gruppo e al fatto che sono comunque degli amici che si divertono. Tutte le sere si mettono a giocare a carte tutti assieme ed effettivamente questa è una gran bella cosa“.
“Noi abbiamo lavorato molto dal punto di vista tecnico. Rudi Galli, con Fabio Breda e Maurizio Rudatis, hanno una linea che abbiamo cercato di portare avanti negli anni con delle soluzioni tecniche in cui effettivamente l’Italia fa un po’ da punto di riferimento. È stata molto studiata anche dagli stranieri. Parlando con Sangho Lee, il coreano che comunque ha un modo di surfare molto bello, lui stesso ci ha sempre detto che ci prendeva un po’ come punto di riferimento. Siamo riusciti a lavorare bene in maniera serena quest’anno, non abbiamo praticamente mai trovato condizioni di neve durissima, anche se gli allenamenti che abbiamo fatto in Val Senales hanno fruttato, abbiamo trovato delle condizioni di bel tempo dove abbiamo potuto lavorare comunque sul ripido e lavorare sulle linee che cerchiamo di far capire ai nostri ragazzi. Poi ognuno dei nostri atleti ha delle caratteristiche peculiari“, prosegue Pisoni.
Sulla vittoria di Felicetti in gara-2 a Mylin Valley: “Prima mi sono riguardato la gara e soprattutto la finale di Mirko con Baumeister, che è il vice-campione del mondo di gigante, e devo dire che è stato uno spettacolo. Dalle linee che ha fatto Mirko sembrava come se quella pista fosse liscia, mentre in realtà era segnatissima e brutta, si faceva fatica a stare in piedi. Io con gli scarponi ero lì a metà pista e facevo fatica, perché era proprio ghiacciata in certi punti. La run che ha fatto Mirko in finale era veramente uno spettacolo da vedere. La bellezza del gesto dello snowboard alpino, sembrava Silver Surfer quando surfa la neve e le nuvole. Mirko ha fatto veramente qualcosa di incredibile, perché in quella finale è partito determinatissimo ed è stato uno spettacolo“.
Sull’importanza dello sviluppo dei materiali per ogni singolo atleta ed in particolare per Felicetti: “Mirko ci tiene tanto ai materiali, è una persona che sviluppa. Mirko comunque è un falegname, uno che lavora il legno, è bravissimo. La sua passione è proprio il legno, quindi le tavole hanno un’anima in legno e lui è molto predisposto anche per questi aspetti. Ha un approccio anche scientifico a questo discorso e che negli anni ha sempre cercato di lavorare cercando dei partner che lo assecondassero nelle sue richieste. Adesso mi fa molto piacere che ha trovato questa sintonia con il suo attuale fornitore di tavole, perché è veramente bello vederlo sereno e vederlo lavorare. Ripeto, la sua surfata in finale è stata uno spettacolo, è una promozione per il nostro sport“.
“Adesso fino al 31 dicembre facciamo tutte le gare ovviamente. Abbiamo inserito nel gruppo e hanno gareggiato già in Cina Tommy Rabanser e Sofia Valle. Rabanser in Cina era il più giovane di tutta la Coppa del Mondo, è del 2007. Grazie ai risultati che ha ottenuto l’anno scorso, in cui ha dominato la Coppa Europa, abbiamo deciso di dargli questa opportunità e di conseguenza è stato portato a fare queste due gare. È un ragazzo di ottime prospettive. Siamo quindi veramente una squadra molto grossa, perché alla fine adesso a Cortina dovrebbe rientrare anche Roland Fischnaller, quindi ci saranno comunque dieci maschi e cinque femmine che fanno parte di questo gruppo che si giocherà la qualificazione. Fischnaller ha dolore alla caviglia, però l’ho sentito oggi e dovrebbe venire a fare l’allenamento adesso a Carezza. Domani i ragazzi andranno a Carezza ed io andrò a Cervinia perché c’è la prima tappa dello snowboardcross“, ha dichiarato il DT italiano.
Sul livello delle avversarie in campo femminile: “Il primo giorno ne parlavo anche coi tecnici ed effettivamente ci aspettavamo di più. Poi è ovvio che nel momento in cui arrivi alla prima gara di Coppa del Mondo sei molto curioso perché tu vedi i tuoi atleti però ti manca il confronto con le altre nazioni, e devo dire che le nostre hanno continuato a crescere. C’è stato un grande passo tecnico da parte di Elisa Caffont, che ha migliorato molto il backside e infatti l’ha dimostrato in tutte e due le gare. Poi dopo è ovvio che soprattutto a livello femminile le condizioni della pista l’hanno condizionata un po’. Elisa aveva vinto la qualifica del secondo giorno e avrebbe potuto benissimo andare molto forte. Poi dopo è capitato un errore, ci sta. È uno sport dove siamo su una lamina sola e di conseguenza può capitare anche che ci siano queste situazioni, però in linea di massima ho visto una buona crescita tecnica da parte delle nostre. In generale sì, mancavano le due favorite (Ledecka e Hofmeister, ndr), ma anche Tsubaki Miki non mi ha esaltato più di tanto. È riuscita a vincere la seconda gara, però comunque nel confronto diretto con le nostre possiamo dire che siamo lì“.
Sulle prospettive della Nazionale di snowboardcross alla vigilia del debutto stagionale: “Moioli sta molto molto bene, fisicamente non l’ho mai vista così forte in allenamento e devo dire che ha fatto un ottimo lavoro. È molto serena, che è la cosa più importante, e in generale stanno tutti bene. Abbiamo fatto un lavoro incredibile allo Stelvio, avendo l’opportunità di sfruttare una pista importante per tutto il periodo di preparazione, e anche i maschi hanno lavorato al meglio. È ovvio che adesso bisogna vedere le gare. Abbiamo due gare a Cervinia, ci sarà la gara individuale e il giorno dopo il Team Mixed che sarà l’unico della stagione prima delle Olimpiadi. A gennaio ci saranno due gare individuali in Cina e basta, poi si arriverà ai Giochi. La situazione della qualificazione olimpica in generale per loro è completamente diversa rispetto a quella dello snowboard alpino, perché nel parallelo attualmente ci sono otto maschi che battaglieranno e che hanno già l’eleggibilità. Nello snowboardcross invece attualmente sono dentro due maschi e due femmine e sono appena fuori altri due, però sarà dura riuscire a portarne quattro e quattro. Vedremo, speriamo, però sono rimaste solo tre gare valide per la qualificazione, quindi dovranno andar bene fin da subito per riuscire a centrarla“.
Sulle piste olimpiche di Livigno: “Sappiamo che sono al Mottolino, accanto allo Slopestyle, ed il pendio è abbastanza bello. È una pista che avrà tre o quattro cambi di pendenza. Purtroppo è un po’ tutto in ritardo, però siamo fiduciosi che all’italiana le cose si faranno e saranno fatte bene. Se il tracciato ci potrà avvantaggiare? La nostra fortuna è un po’ anche quella di avere atleti con caratteristiche diverse, alla fine i nostri atleti hanno vinto un po’ dappertutto, chi più chi meno. Poi è ovvio che ci sono alcuni che sono più affezionati a certe piste piuttosto che altri, però la pista di Livigno sarà simile a quella delle ultime due Olimpiadi. Poi tutti gli anni la preparazione della neve migliora. La tracciatura sarà importante perché se ci sono quattro cambi di pendenza come dicono, sarà importante che il tracciatore la tracci bene perché purtroppo ai Giochi di Pechino la tracciatura, soprattutto nel finale, a me personalmente non è piaciuta. Era stata messa una ‘banana’ a due porte dalla fine facendo fare degli errori a un sacco di atleti, quindi non era un grande spettacolo quella ‘banana’ in fondo. Secondo me può essere veramente una gran bella pista e un gran bello spettacolo. Gareggeremo di domenica a un bell’orario e quindi penso che anche questo sport avrà la sua visibilità“.
Sul futuro dello snowboard alpino post-2026: “Lo snowboard alpino è un po’ la base per quanto riguarda lo snowboard e noi adesso abbiamo un sistema anche a livello giovanile che ci permette di avere dei fenomeni. Nel 2028 ci saranno gli YOG con la denominazione Dolomiti Valtellina, dove lo snowboard alpino non è ancora nel programma e io ho chiesto ufficialmente sia a Malagò che ad alcuni membri CIO di fare di tutto per riuscire ad avere il parallelo ai prossimi YOG, anche perché nel 2028 gli atleti che gareggeranno saranno i 2010 e noi abbiamo Tobias Mutschlechner, figlio di un nostro ex allenatore, che è un crack assoluto. È un 2010 che quest’anno farà le sue prime gare FIS, ma ha un fisico incredibile e vince tutto nelle gare che fa a livello europeo. Non c’è neanche paragone. Abbiamo questa fortuna anche a livello giovanile di avere comunque atleti fortissimi e con i Giochi Giovanili in casa sarebbe una vergogna non riuscire ad inserirlo. L’unico problema è che non si sa ancora chi sarà il comitato organizzatore, però in questo mese di dicembre il CIO deve decidere le specialità. Se noi italiani lo chiediamo, ci hanno già detto che ce lo danno, quindi ritengo veramente molto importante che lo snowboard alpino venga inserito agli YOG anche in prospettiva poi delle Olimpiadi del 2030. Questa specialità è stata messa infatti sotto osservazione dal CIO a causa della programmazione con orari veramente pessimi e riprese pessime a Pechino 2022, quindi di conseguenza è un passo fondamentale per poterlo tenere nel programma olimpico soprattutto visto che in Italia siamo stati gli unici a vincere tre ori mondiali la scorsa stagione e secondo me è importante che comunque la politica sportiva italiana ci dia una mano perché comunque sia questi ragazzi se lo meritano“.
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