Canottaggio
Canottaggio, terminato l’anno di transizione: nel 2026 il dt Colamonici sarà di fronte al primo esame verso Los Angeles 2028
L’Italia del canottaggio piange la scomparsa del presidente federale Davide Tizzano, eletto poco più di dodici mesi fa: con l’inizio della sua presidenza sono cambiati anche i vertici tecnici della Nazionale azzurra, ora guidata dal direttore tecnico Antonio Colamonici.
Il 2026 sarà l’anno in cui, terminata la transizione tra vecchia e nuova guida tecnica, occorrerà iniziare a puntare con decisione sugli equipaggi che a partire dal 2027 dovranno tentare poi la qualifica olimpica ai Mondiali (i criteri di qualificazione non sono stati ancora comunicati, ma non dovrebbero discostarsi da quelli di Parigi 2024).
La Nazionale azzurra riparte dall’oro del quattro di coppia maschile, unica medaglia iridata nelle specialità olimpiche dell’ultima edizione dei Mondiali, senza dimenticare il settore del beach sprint, che potrebbe dare soddisfazioni agli azzurri a Los Angeles.
Occorrerà allenarsi sui 1500 metri, anche se nel corso del 2025 tutte le principali manifestazioni si sono disputate sulla distanza dei 2000 metri: a Los Angeles 2028 il campo di regata sarà più corto e verrà maggiormente premiata l’esplosività piuttosto che il passo.
L’Italia, in attesa di capire cosa accadrà a livello federale, sperando che ciò non vada ad incidere sulla guida tecnica della Nazionale a quadriennio olimpico ormai iniziato e quasi entrato nel vivo, avrà nel 2026 anche il compito di rendere omaggio a Davide Tizzano, due volte oro ai Giochi, per tutto quello che ha fatto per il remo azzurro.