Biathlon

Biathlon, da Östersund e Hochfilzen. Al maschile riflettori puntati su Botn. Un paio di francesi chiamati al riscatto

Francesco Paone Casati

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Botn / La Presse

La Coppa del Mondo di biathlon riparte da Hochfilzen dopo aver messo in archivio la tappa di Östersund. Due le gare in programma in terra austriaca, almeno se si ragiona sul fronte individuale. Una sprint (venerdì 12) che farà da prodromo all’inseguimento di sabato 13. Ci sarà anche una staffetta monosesso la domenica. Quali sono i temi legati al settore maschile in vista del prossimo appuntamento?

Uno su tutti, legato ai rapporti di forza assoluti. La stagione è cominciata nel segno di Johan-Olav Botn, capace di innalzare prepotentemente le sue percentuali al poligono. In questo modo, il ventiseienne norvegese è passato dal ruolo di comprimario a quello di protagonista. Hochfilzen è storicamente contesto in cui gli uomini provenienti dai fiordi spiccano su tutti i rivali. Cionondimeno, è anche un poligono molto diverso da quello di Östersund.

È ancora troppo presto per dire se il biathlon maschile, “Persi i Bø, abbia trovato un Botn”. Di certo, gli addetti ai lavori hanno sempre riconosciuto al soggetto in questione un potenziale elevatissimo, sovente disperso da troppi errori in piazzola. Nel momento in cui la precisione è migliorata, tutto è cambiato in meglio di conseguenza. A Östersund, ma cosa succederà a Hochfilzen? Dunque, la prima risposta da dare sarà legata alle performance del pettorale giallo in terra austriaca, soprattutto per quanto concerne la capacità di centrare i bersagli.

Per il resto, i vari Sebastian Samuelsson, Quentin Fillon Maillet, Sturla Holm Lægreid, Tommaso Giacomel ed Eric Perrot sono – bene o male – all’interno della forchetta di rendimento prevista. Il discorso vale anche per tanti altri norvegesi. Qualcuno sui rebbi tendenti al buono, altri su quelli leggermente meno luccicanti. Vedremo se si sposteranno all’interno della forbice nella quale erano attesi e che, effettivamente, stanno rispettando.

Chi, invece, deve riscattare una partenza negativa sono un paio di francesi. Su tutti Emilien Jacquelin, al quale si accoda Fabien Claude. Sono loro i principali delusi di Östersund e sono subito chiamati a riscattarsi. Un po’ come Didier Bionaz relativamente al contesto italiano, dove per il resto non si è partiti con particolari sconquassi rispetto a quanto ci si aspettava.

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