Basket
Basket: due anni di inibizione per Antonini, Trapani subisce la terza penalizzazione
Il Tribunale Federale ha messo una mano di pesantezza estrema nei confronti della Trapani Shark. Di pochi minuti fa è il comunicato apparso sul sito della FIP che costituisce un’altra mazzata sia sulla squadra che sulla persona del suo presidente, Valerio Antonini, che viene inibito da qualsiasi attività per due anni a partire da oggi.
Questo il testo della comunicazione: “Il Tribunale Federale, ritenute non accoglibili le eccezioni preliminari sollevate da parte ricorrente, considerati sussistenti i presupposti per la configurazione delle violazioni degli articoli 59 e 61 R.G. a carico del Presidente della Trapani Shark, Valerio Antonini e della società Trapani Shark, a titolo di responsabilità oggettiva; applica al tesserato Valerio Antonini, Presidente della società Trapani Shark, la sanzione dell’inibizione nella misura ritenuta congrua di due anni, fino al 30 dicembre 2027 ai sensi ed agli effetti dell’articolo 59 R.G. e alla Società Trapani Shark la penalizzazione di tre punti da scontarsi nel campionato in corso (2025-2026) ai sensi ed agli effetti dell’articolo 61 R.G“.
Trapani aveva già dovuto subire due penalizzazioni, una di quattro punti per irregolarità amministrative risalenti alla passata annata (inadempienze nei pagamenti IRPEF e contributi previdenziali INPS per i tesserati) e poi di un ulteriore punto per non aver pagato la rata federale di agosto 2025, questione sempre contestata dal club. In classifica ora i punti della Shark diventano 12, che vogliono dire 6°-8° posto assieme a Trieste e Napoli.
Antonini aveva già minacciato di non far andare in campo la squadra nella sfida alla Virtus Bologna in programma domenica 4 gennaio alle 19:00, anche perché nel frattempo il blocco del mercato imposto dalla FIP costringe la squadra a giocare con 11 effettivi e senza un allenatore, viste le uscite di Jasmin Repesa e Amar Alibegovic. Per questo, non potendo mandare 12 uomini a referto, a ogni partita c’è una penalizzazione di 50.000 euro. Restano da vedere gli sviluppi, che a questo punto rischiano davvero di essere dirompenti.
La FIP ha poi pubblicato un’altra nota a margine del Consiglio Federale straordinario di ieri: “In merito alla posizione della Trapani Shark s.r.l., che ha formato oggetto di riunione straordinaria del Consiglio Federale in data di ieri, si informa che in data odierna la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche ha trasmesso una nota di chiarimento dell’Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale di Trapani – Ufficio Controlli, che evidenzia come il debito residuo non onorato, imputato a carico della società di Trapani, non riguarda una posizione debitoria in termini di Iva, bensì è riconducibile agli importi a debito riportati nei modelli F24 con i quali è stato effettuato l’utilizzo dei suddetti crediti Iva inesistenti, ossia a ritenute Irpef (e relative addizionali) e a contributi previdenziali non pagati. Tale chiarimento viene a confermare ulteriormente la fondatezza delle posizioni e dei provvedimenti adottati sin dall’inizio della vicenda dalla Federazione, smentendo ogni reiterato tentativo di strumentalizzazione e di pretestuosa opposizione all’applicazione delle Regole federali“.