America's Cup
America’s Cup 2027: chi parteciperà a Napoli? Tra certezze, iscrizioni imminenti e suggestioni
Mancano cinque settimane alla data di scadenza per le iscrizioni tardive alla America’s Cup, che si disputerà nel 2027 nelle acque di Napoli. Entro il 31 gennaio, infatti, i sodalizi che vorranno partecipare alla prossima edizione della competizione sportiva più antica del mondo dovrebbero presentare la propria domanda, pagando tra l’altro una cifra maggiorata in base al tempo intercorso tra il 1° ottobre e il giorno in cui tenderanno il guanto di sfida a Team New Zealand.
Una “multa” che potrebbe anche toccare i 400.000 euro, da aggiungere ai previsti sette milioni di euro per l’iscrizione. Queste sono le cifre base richiesta per presentarsi al prestigioso evento velico, ma poi serviranno nei fatti almeno una cinquantina di milioni per provare a essere concretamente competitivi. Al momento l’evento stenta a decollare e infatti soltanto due realtà si sono iscritte: Team New Zealand (detentore del trofeo) e Athena Racing (Challenger of Record, il primo degli sfidanti).
Vero che al momento Luna Rossa risulta non iscritta, ma la presenza del sodalizio del patron Patrizio Bertelli appare scontata, come risultato dalle dichiarazioni rilasciate qualche settimana fa del CEO Max Sirena e dalla firma dello storico accordo con Team New Zealand e altri tre “sfidanti” (Alinghi, Athena Racing, K-Challenge), che dovrebbero essere nei fatti i partecipanti sicuri nelle acque di Napoli. Si regaterà in casa e il CEO ha già parlato degli allenamenti e dei lavori di preparazione, ma sembra che non sia gradita l’imposizione del budget cap, ovvero il tetto di spesa massimo fissato in 75 milioni di euro, oltre ad una serie di aspetti tecnici.
Capitolo Alinghi: mesi fa si era chiamata fuori, ma la possibilità di schierare degli stranieri dovrebbe avere avuto un peso specifico sul cambio di pensiero degli svizzeri, che infatti hanno firmato il patto di alleanza per dare ancora più solidità, stabilità e continuità alla America’s Cup. Lo stesso discorso vale per i francesi di K-Challenge (Oriente Express), che erano stati deludenti nell’ultima campagna ad Auckland ma che dispongono di buone risorse finanziarie e che hanno siglato il patto. Entro il 31 gennaio ci sarà anche il nome di elvetici e transalpini? E vedremo altre novità? Come sempre tutto è imprevedibile quando si parla di Coppa America.
Vedremo se emergeranno dei dettagli durante le festività e come ci si presenterà a gennaio, in vista della scadenza sempre più imminente. La suggestione delle ultime settimane riguarda gli statunitensi di Riptide Racing, che hanno manifestato ufficialmente la propria intenzione di partecipare. Il team è stato fondato nel 2012, ha base a Oyster Bay (New York), è un riferimento nel World Match Racing Tour ed è guidato dal CEO Chris Poole, ma ha dichiarato che dovrà trovare 50 milioni di dollari entro gennaio per essere effettivamente presente.