Skeleton

Skeleton, avvio molto negativo per l’Italia: la pista di Cortina non ha dato (per ora) i benefici sperati

Gianluca Bruno

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Marchetti Margaglio - Foto: IBSF

Le Olimpiadi invernali in terra italiana si avvicinano e ieri è arrivato un primo grande passo verso la manifestazione a Cinque Cerchi, con l’inaugurazione ufficiale della pista Eugenio Monti a Cortina che ha ospitato la prima tappa della Coppa del Mondo di skeleton.

Ad essere sinceri ci si sarebbe aspettato qualcosa in più dalla Nazionale italiana nelle tre gare disputate: la netta crescita degli ultimi anni e la possibilità di provare il budello sicuramente più e più volte rispetto agli avversari lasciava presagire a risultati importanti, che sono mancati, soprattutto nelle prove individuali.

Le stelle della squadra tricolore non sono riuscite ad esaltarsi: Valentina Margaglio ha messo in mostra qualche problema di troppo sulle curve, Mattia Gaspari ha sbagliato in partenza nella prima run, mentre Amedeo Bagnis è ancora lontano dal top della forma dopo i problemi fisici che lo hanno attanagliato negli ultimi mesi. L’unica top-10 l’ha raggiunta una super Alessandra Fumagalli, capace di chiudere al nono posto con il miglior risultato della carriera.

Nella nuova prova olimpica del Mixed Team poi si è risollevato il morale: Margaglio con Giovanni Marchetti hanno chiuso al sesto posto davanti alla coppia formata da Gaspari e Fumagalli. Non il podio (Gran Bretagna, Germania ed Austria al momento appaiono lontane), ma sicuramente risultati confortanti. L’obiettivo è continuare ad allenarsi al meglio in quel di Cortina per poi lanciarsi verso i Giochi.

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