Coppa del Mondo
Sci alpino, Alex Vinatzer e il ritorno di Tommaso Sala. Lo slalom azzurro cerca disperatamente volti nuovi
C’è un forte desiderio di rilancio all’interno della squadra maschile di slalom. Dopo una stagione passata tormentata con qualche acuto inaspettato e soprattutto con tanti risultati negativi, quella che parte domenica da Levi si spera possa essere diversa e che possa segnare una ripartenza per gli azzurri dei rapid gates, considerando poi anche l’obiettivo olimpico di febbraio.
Non c’è alcun dubbio che ancora una volta l’uomo di punta è Alex Vinatzer, che ha cominciato bene a Soelden con un brillante ottavo posto in gigante e che spera di poter iniziare al meglio anche in slalom. Nella scorsa stagione l’altoatesino si è perso più volte dietro al doppio impegno, con un rendimento tra i pali stretti decisamente sottotono, anche se è comunque arrivato un fantastico secondo posto in quel di Kitzbuehel.
Un acuto importante come spesso è accaduto a Vinatzer in questi anni, visto che di colpi improvvisi l’altoatesino ne ha avuti, ma quello che è sempre mancata è la continuità, ma non solo tra una gara e l’altra, anche addirittura tra una manche e l’altra. Lo slalom maschile ha confermato di essere una lotteria in queste stagioni, dando l’occasione a tanti di poter brillare e si spera che finalmente Vinatzer riesca a mostrarsi ai livelli tanto auspicati.
Da Levi a Levi, un anno dopo Tommaso Sala riabbraccia la Coppa del Mondo. Proprio sulla pista finlandese il lombardo ha svolto la sua unica gara della passata stagione, per poi farsi male in allenamento e stare fuori fino al termine della Coppa del Mondo. Un rientro importante per la squadra azzurra, che ritrova sicuramente un atleta regolare, che può stare con stabilità in Top-10 e che può davvero anche giocarsi qualcosa in più.
Purtroppo sono ormai tante stagioni che non si vede qualcosa di nuovo all’orizzonte. A Levi ci saranno anche Tobias Kastlunger, Corrado Barbera, Tommaso Saccardi e Matteo Canins, tutti già visti più volte in Coppa del Mondo, magari anche capaci di qualche clamoroso exploit (per esempio Kastlunger), ma con al massimo l’obiettivo di provare a qualificarsi per la seconda manche. La speranza è quella, però, che dalle nuove generazioni esca qualcosa di nuovo, che qualche giovane possa venire fuori perchè comunque la situazione resta preoccupante e al momento l’Italia è indietro a molte nazioni in slalom.