Tennis

Puppo sentenzia: “Sinner più forte di Djokovic alla stessa età. Alcune risposte le ha sbagliate di proposito”

Giandomenico Tiseo

Pubblicato

il

Jannik Sinner / LaPresse

Giornata di approfondimenti e di analisi dopo la finale del Masters1000 di Parigi. Sul veloce indoor francese Jannik Sinner ha conquistato il quinto titolo stagionale, facendo doppietta dopo l’affermazione di una settimana prima a Vienna. Un’accoppiata prestigiosa che ha permesso all’azzurro di tornare, per il momento, in vetta alla classifica mondiale davanti allo spagnolo Carlos Alcaraz.

Di questo e di altro ha parlato Dario Puppo nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il giornalista/telecronista di Eurosport ha valutato con toni enfatici la prestazione dell’altoatesino: “Sono rimasto basito dal livello di tennis proposto da Sinner. Bella finale, livello alto ed è fondamentale che ci siano dei rivali che possano mettere in difficoltà Jannik. Auger-Aliassime è cresciuto nella partita ed è mancato nei dettagli, cosa che contro un giocatore come l’azzurro non ti puoi permettere“.

Il collega di Eurosport è tornato su un concetto espresso dal n.1 del ranking legato alla gestione della partita, ovvero ‘giocare col punteggio‘: “Per capire meglio questo aspetto, bisogna prestare attenzione a come abbia risposto ieri nel quinto e nel settimo gioco del primo set. Jannik ha sbagliato di proposito, non volendo sprecare energie prima di andare a servire. È una cosa che ha fatto nel corso di tutta la settimana. Questa cosa non la faceva Nadal, mentre Federer e Djokovic sì. Sono cose che si possono permettere quei tennisti che hanno tanta sicurezza. Credo davvero che il livello di gioco espresso tra Vienna e Parigi da parte di Sinner sia paragonabile a quello messo in mostra da Alcaraz negli US Open. Capisco che possa diventare noioso il fatto che siano sempre loro a vincere, però stanno portando il tennis su livelli irreali“.

Sempre su Sinner, Puppo ha aggiunto: “Spesso c’è il confronto con il Djokovic del passato, ma io credo che l’italiano gli sia superiore in termini di velocità e compattezza del rovescio. Nel gioco di volo è migliorato tantissimo e anche stilisticamente è migliore del serbo, se facciamo un confronto con Nole all’età di Jannik“.

ATP Finals in cui ci si aspetta un confronto con Carlitos, che potrebbe valere il n.1 del ranking. A questo proposito, il giornalista/telecronista di Eurosport ha riflettuto su alcuni dati: “Finora, Alcaraz ha preso parte a due edizioni delle Finals. Nel 2023 è arrivato in semifinale, prendendo una bella ripassata da Djokovic, vincendo quindi solo due partite. Sostanzialmente, la condizione che servirebbe a Jannik per terminare n.1 ATP, nel caso in cui conquistasse il titolo a Torino da imbattuto. L’anno scorso il rendimento dello spagnolo è stato ancora peggiore, ricordando solo la vittoria contro Rublev e le sconfitte contro Ruud e Zverev, non qualificandosi per il penultimo atto. Di conseguenza, tanto dipenderà dal sorteggio che ci sarà giovedì 6 novembre. Se Carlitos si dovesse trovare un gruppo con Zverev o Fritz, Djokovic e Auger-Aliassime, non la vedo mica così facile per lui“.

CLICCA QUI PER GUARDARE L’INTERA PUNTATA DI TENNISMANIA

Exit mobile version