Ciclismo
Pietro Mattio approda nel World Tour alla Visma: “Aiuterò i capitani, penso di essere un corridore da Classiche”
Approdato alla Visma nel 2023 dopo l’esperienza alla Vigor Cycling Team, Pietro Mattio ha dimostrato il suo valore sul campo: podio ai Campionati Italiani U23 del 2024, una vittoria soltanto sfiorata alla Orlen Nations Grand Prix, un quinto posto alla Paris-Roubaix Espoirs, il quarto posto nella prima tappa dell’Alpes Isère Tour e un brillante terzo posto nella sesta frazione del Giro Next Gen. Risultati che confermano la crescita costante del 21enne cuneese, che dalla prossima stagione entrerà nel team World Tour della Visma | Lease a Bike con un contratto biennale. Per lui sarà l’inizio del sogno: correre al fianco di campioni come Wout Van Aert e Jonas Vingegaard, con il supporto dell’italiano Edoardo Affini e la presenza di un altro giovane connazionale, Davide Piganzoli. Un passaggio che Mattio affronta con entusiasmo, forte dell’esperienza accumulata nel Devo Team e con la determinazione di continuare a migliorare.
Sei soddisfatto di questa stagione?
“Sì, assolutamente. L’obiettivo principale era riuscire a passare nel World Tour e ce l’ho fatta. È un sogno che si realizza e sono davvero felicissimo.”
L’anno prossimo ci sarà il grande salto nel WorldTour. Come te lo immagini?
“Sono stato tre anni nel Devo Team della Visma, quindi ho già avuto modo di conoscere bene l’ambiente. È stata una vera scuola che mi ha preparato in vista di questo passo importante.”
Come stai trascorrendo l’off-season? Cosa ti piace fare nel periodo invernale?
“Dopo la Parigi-Tours mi sono preso quasi tre settimane di pausa: un po’ di tempo a casa, poi una settimana in Sardegna con la mia fidanzata e infine un viaggio con la mia famiglia tra Siena, Firenze, Gubbio e Bologna. In inverno comunque mi piace pedalare: andare in bici non lo vivo come un obbligo. Ho già iniziato la preparazione verso il 2026, anche perché inizierò a correre già a gennaio e manca poco.”
Quando andrete in ritiro?
“Dall’8 al 20 dicembre, come di consueto nella zona del sud della Spagna.”
Hai già avuto modo di parlare con la squadra? Cosa si aspettano da te per la prossima stagione?
“Non abbiamo ancora definito il calendario completo, lo faremo durante il ritiro. Ho parlato soprattutto con il preparatore, anche perché è probabile che esordirò al Tour Down Under, quindi era importante pianificare bene queste settimane di allenamento prima della Spagna.”
E i tuoi obiettivi personali quali sono?
“Voglio continuare a crescere come ho fatto negli ultimi anni. So che il primo anno tra i professionisti sarà impegnativo, ma lavorerò per i miei capitani e allo stesso tempo cercherò di capire quali possono essere le mie prospettive future.”
Quali sono le corse più adatte a te?
“Bella domanda. Finora me la sono cavata un po’ ovunque, ma credo di essere un corridore da Classiche. Il prossimo anno, in base al calendario che la squadra mi proporrà, cercheremo di individuare la strada migliore per me.”
Dove ti vedi tra dieci anni?
“Spero ancora alla Visma, magari come uno dei corridori più esperti del gruppo, verso la fine della carriera.”
Qual è l’aspetto che più ti piace del ciclismo?
“Il senso di libertà che si prova durante gli allenamenti. È una sensazione impagabile.”
La corsa dei sogni?
“Milano-Sanremo o Parigi-Roubaix.”