Coppa del Mondo
Pagelle superG Copper Mountain: Bosca incoraggiante, Franzoni non sboccia, Innerhofer dignitoso
PAGELLE SUPERG MASCHILE COPPER MOUNTAIN 2025
Giovedì 27 novembre
Marco Odermatt, 9: su una pista non così selettiva, ha dimostrato ulteriori miglioramenti anche nella fase di pura scorrevolezza. La leggerezza con cui affronta le curve più arcigne è la consueta. Timbra la vittoria n.47 in carriera nel circuito maggiore, la sedicesima in superG. Soprattutto, e siamo solo a fine novembre, dà la sensazione di non avere il minimo avversario che possa impensierirlo per la Coppa del Mondo generale.
Vincent Kriechmayr, 8: il vecchio leone austriaco dimostra che può ancora graffiare. La passata stagione non era stata sfavillante, complice anche una spaventosa caduta a Wengen. Oggi ha letteralmente accarezzato la neve, sciando anche meglio di Odermatt nella sezione più tecnica. Il successo è sfumato per soli 8 centesimi.
Raphael Haaser, 8: il vice-campione del mondo austriaco colleziona il sesto podio in superG in Coppa del Mondo, senza aver ancora mai vinto (ricordiamo però l’oro ai gigante ai Mondiali). Nel tratto finale riesce ad accorciare le linee come pochi e costruisce una grande rimonta dopo aver perso decimi preziosi nella parte alta.
Guglielmo Bosca, 8: al rientro dopo un anno di assenza, strappa un ottavo posto insperato alla vigilia, distante 61 centesimi da Odermatt. In alcune sezioni ha sciato davvero bene, in altre è apparso più guardingo. Prima dell’infortunio era in netta ascesa. La speranza è che possa tornare presto a riassaporare quelle sensazioni. L’avvio è più che incoraggiante.
Dominik Paris, 6,5: non doveva neppure esserci dopo la distorsione alla caviglia sinistra patita tre giorni fa. Invece stringe i denti e si disimpegna anche piuttosto bene, lui che non ha mai gradito la neve americana così aggressiva. Qualche problema tecnico è emerso nel curve più da gigante, ma questa non è una novità. Ad ogni modo l’undicesimo posto non è male per iniziare, soprattutto considerando le premesse.
Giovanni Franzoni, 6: l’alunno che avrebbe le potenzialità per eccellere, ma si limita a portare a casa la sufficienza. Le qualità tecniche non mancano e, anche oggi, le ha sfoderate a tratti. Tuttavia il risultato finale, 13° a 91 centesimi, racconta di un salto di qualità ancora ben lungi dal palesarsi. Ha tempo affinché ciò avvenga, magari già da Beaver Creek.
Nicolò Molteni, 6,5: con il pettorale n.57 sfrutta la miglior visibilità e ottiene una 23ma piazza importante, portando a casa punti fondamentali per risalire la china nella lista di partenza.
Mattia Casse, 5: brutto avvio. Benino per metà pista, poi traiettorie troppo abbondanti in fondo, con un atteggiamento sulla difensiva.
Christof Innferhofer, 6: a 41 anni è ancora in zona punti, 29° a 1.43. Dignitoso e molto meglio di tanti altri.