GP Valencia

MotoGP, sei vincitori diversi nelle ultime sei gare. Il marasma è figlio dell’infortunio di Marquez?

Francesco Paone Casati

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Alex Marquez - MotoGP com Press

Le ultime sei gare di MotoGP hanno avuto altrettanti vincitori differenti. La sequenza è cominciata a Misano, dove Marc Marquez aveva ottenuto la sua undicesima affermazione stagionale, l’ottava nell’arco di nove competizioni domenicali. Da quel momento, la musica è però cambiata radicalmente. Da una maestosa, ma monotona, sinfonia classica si è passati a una caotica rumba.

A Motegi ha primeggiato Francesco Bagnaia, in un weekend che rappresenta una sorta di mistero, vista l’evoluzione presa dalla stagione di Pecco. Poi, a Mandalika, è arrivata la maiden victory di Fermìn Aldeguer, prontamente emulato dal connazionale Raul Fernandez nella successiva tappa di Phillip Island. A Sepang il cognome Marquez è tornato vincente. Però non con Marc, in convalescenza dal brutto infortunio patito in Indonesia, bensì con il fratello Alex. Infine, domenica scorsa a Portimao, ha trionfato Marco Bezzecchi.

Per trovare qualcosa di simile si deve risalire al 2016 e alla proverbiale striscia di 8 gare con altrettanti vincitori differenti intercorsa tra la primavera e l’estate di quell’anno. Cominciò Jorge Lorenzo al Mugello, seguirono Valentino Rossi al Montmelò, Jack Miller ad Assen, Marc Marquez al Sachsenring, Andrea Iannone a Spielberg, Cal Crutchlow a Brno, Maverick Vinales a Silverstone e Dani Pedrosa a Misano.

Quella stagione fu la prima con il monogomma Michelin e gli pneumatici francesi erano ben diversi da quelli forniti dalla Bridgestone sino al 2015. Piloti e ingegneri faticavano a effettuare la scelta migliore e talvolta si affidavano alla sorte. Peraltro, all’interno di quella sequenza (senza precedenti nella storia della top-class) ci furono due GP condizionati dalla pioggia (Assen e Brno).

Non si può dire altrettanto in merito a quanto sta accadendo ai nostri giorni. Le coperture sono ben conosciute e di pioggia, almeno in gara, non se ne è vista. Però è verosimile pensare che l’assenza di Marc Marquez rappresenti la conditio sine qua non della situazione corrente. Se non si fosse infortunato, difficilmente si sarebbe generata questa varietà al vertice. Davvero non avrebbe vinto nessun round tra Australia, Malesia e Portogallo? Improbabile. La controprova, comunque, non l’avremo mai.

Curioso che ambedue i filotti abbiano avuto il loro capo in Italia. Al Mugello nove anni fa, a Misano nella stagione corrente. Nel 2016 il pandemonio terminò ad Aragon, dove Marc Marquez sbaragliò il campo. Si correva in Spagna. Dove si gareggia domenica 16 novembre 2025? A Valencia…

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