MotoGP
Marc Marquez netto su Valentino Rossi: “Non mi interessa cosa pensa, non ci salutiamo”
Una chiusura di stagione anticipata per Marc Marquez. L’infortunio rimediato nel corso del week end di MotoGP in Indonesia, causato da una caduta innescata da Marco Bezzecchi poco dopo il via, ha suggerito al fuoriclasse spagnolo di dare appuntamento a tutti all’anno venturo, in occasione dei prossimi test pre-season 2026. Un’annata, però, straordinaria per Marquez, dominatore di questo Mondiale e nuovamente re della classe regina.
Un risultato che gli ha permesso di conquistare il nono titolo iridato della carriera, considerando tutte le categorie, con ben cinque week end d’anticipo. Un risultato che va a pareggiare il conto dei campionati vinti con un suo grande rivale, Valentino Rossi. Un rapporto tra i due sempre ai ferri corti, dopo quanto accaduto sul finire della stagione 2025, in occasione dei GP in Malesia e Valencia.
Intervistato dell’emittente spagnola Cadena Ser ‘El Larguero’, il Cabroncito ha ribadito il suo punto di vista: “Arriva un momento nella vita in cui una persona vede questo tavolo nero, un’altra lo vede bianco e c’è chi lo vede marrone. Io lo vedo bianco, Rossi invece la vede in maniera diversa. È preoccupato che io vinca il decimo titolo mondiale? Non credo e sinceramente non mi interessa cosa pensa. Mi interessa il giudizio delle persone che possono contribuire al mio successo. Da quando si è ritirato ci siamo incrociati un paio di volte nei circuiti, l’ultima volta credo fosse in Austria, ma niente di che. Se ci saluteremmo cordialmente nel caso ci capitasse di incrociarci? No, non posso mentirti. Ognuno fa le sue cose e di certo lui non ha bisogno di me e io non ho bisogno di lui. Ma, alla fine, il motociclismo ha bisogno di entrambi“, ha raccontato Marc.
Posteriormente al crash di Mandalika, tanti tifosi del pilota spagnolo si sono scagliati contro Bezzecchi, responsabile dell’incidente: “Tutti possiamo parlare male di qualcun altro dopo un incidente, soprattutto a 20 anni quando non capisci ancora molte cose. Quando di anni ne hai 32 come però non è la stessa cosa, devi pensare prima di parlare perché hai abbastanza esperienza. Sono il pilota più esperto della MotoGP e creare scompiglio non ha senso. So perfettamente che nelle corse nessuno provoca una caduta in maniera intenzionale, perché stiamo tutti spingendo ai limiti e che se ti lamenti, il giorno seguente può capitare che involontariamente puoi commettere lo stesso errore e pagarne il prezzo“, il commento del pilota della Ducati.
E sulle sue condizioni fisiche ha aggiunto: “Mi hanno tolto il tutore lunedì, era un giorno di festa a Madrid, ma ho implorato i medici perché non ne potevo più. A meno di sorpresa a Sepang per i test di febbraio sarò in pista al 90%. Viti danneggiate nel braccio a causa della caduta in Indonesia? Non è così. Appena sono caduto, il mio fisioterapista ha intuito che i medici del circuito si sarebbero allarmati vedendo la radiografia, perché nella frattura dell’omero del 2020, quella avvenuta dopo l’incidente a Jerez, una di quelle viti si è rotta e l’altra si è piegata. Ma lo sapevo, ho corso così per anni. L’importante è adattarsi e lavorare ancor più duramente affinché la gente parli di me per i miei risultati e non per le condizioni del mio braccio. Quanta roba c’è nel mio braccio destro? Credo di avere circa 20 viti, non so dirti con certezza se sono 18 o 22. Ho una placca dietro, una davanti ma in aeroporto non suono quando passo sotto il metal detector e non le toglierò se non mi daranno fastidio“.