Atletica

Kipchoge-Bekele, l’ultima sfida alla Maratona di New York. Pattuglia keniana arrembante, c’è Meucci

Stefano Villa

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Kipchoge / Lapresse

La Maratona di New York, che andrà in scena domenica 2 novembre, farà da cornice all’ultima sfida tra due titani che hanno segnato la storia dell’atletica negli ultimi vent’anni: Eliud Kipchoge e Kenesisa Bekele regaleranno spettacolo sulle strade della Grande Mela, con la speranza di graffiare ancora una volta nella 42 km più prestigiosa, importante e iconica al mondo.

Il 40enne keniano si è laureato Campione Olimpico di maratona a Rio 2016 e Tokyo 2020, conquistando l’argento ai Giochi di Pechino 2008 e bronzo ad Atene 2004 sui 5000 metri. Nel suo palmares figurano ben undici Major (cinque Berlino, quattro Londra, una Tokyo, una Chicago), ma curiosamente non ha mai fatto festa a New York e a Boston.

Il 43enne etiope balzò agli onori della cronaca con i trionfi tra 5.000 e 10.000 metri ad Atene 2004 e Pechino 2008, poi in maratona ha saputo esultare a Berlino e lo scoro anno fu secondo a Londra, dunque la condizione è ancora notevole nonostante l’età non sia più così verde. Volti simbolo, ma non per questo favoritissimi nella metropoli statunitense.

Ikeniani Albert Korir (vincitore nella Grande Mela nel 2021), Benson Kipruto, Alexander Mutiso e Abel Kipchumba si presentano all’appuntamento particolarmente arrembanti e con tutte le carte in regola per fare saltare il banco. L’olandese Abdi Nageeye si presenterà sul Ponte di Verrazzano dopo il sorprendente trionfo di dodici mesi fa: riuscirà a replicarsi?

Da seguire anche altri europei interessanti, come il norvegese Sondre Nordstad Moen, il francese Felix Bour, lo svizzero Matthias Kyburz. L’Italia sarà rappresentata tra i big soltanto da Daniele Meucci, ottavo tre anni fa e desideroso di ben figurare dopo la buona prova offerta in primavera a Roma. Non sarà al via il tanzaniano Alphonce Simbu, fresco Campione del Mondo, a causa di un infortunio.

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