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Jannik Sinner è l’incubo di Zverev: nuova vittoria netta e primato in cassaforte alle ATP Finals

Federico Rossini

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Sinner / LaPresse

Jannik Sinner si qualifica con una partita di anticipo per le semifinali delle ATP Finals. Terza vittoria nel giro di poche settimane su Alexander Zverev: il tedesco esce sconfitto dall’Inalpi Arena per 6-4 6-3 e dovrà giocarsi la qualificazione al penultimo atto contro il canadese Felix Auger-Aliassime. Per Sinner, invece, venerdì l’ultimo avversario sarà l’americano Ben Shelton, ma già c’è la certezza di vederlo al sabato.

Zverev prova subito a mettere pressione a Sinner: palla break già nel primo game, ma basta la prima a cancellare tutto. E lo stesso accade anche nella seconda delle occasioni. Il conto ace sale già a 5 dopo due turni di battuta, e nel corso del tempo c’è anche qualche tentativo di variare cambiando le carte in tavola, a volte anche con la palla corta. Dall’altra parte, il tedesco non intende cedere sostanzialmente mai e, pur se in alcuni scambi si lotta, non ci sono mai i presupposti per il break. O almeno, non fino al 5-4, quando tre errori di dritto di Zverev consegnano a Jannik due set point sul 15-40. Il numero 3 del mondo si rimette in carreggiata proprio in quel momento, ma non riesce a chiudere e Sinner finisce per mettere insieme un dritto che trafigge Zverev: 6-4 in 47 minuti con 16 vincenti contro 8 e (8-9 in gratuiti, uno in meno).

Sull’1-1 del secondo set c’è un passaggio a vuoto molto evidente del numero 2 ATP, che finisce per dover fronteggiare tutte insieme tre palle break. Dallo 0-40, però, tra ottimi servizi e un punto chiuso con il dritto a seguire per Zverev c’è ben poco da fare. Sul 2-1 l’italiano sale fino al 15-30, solo che il tedesco non si fa più chiamare in luoghi che siano diversi dal concetto di fondocampo. Poi, sul 2-2, dal 30-0 perde la prima, non ha la sua seconda solita, gioca una palla corta vista con anticipo dall’altra parte ed è 30-40. Tanto per cambiare, si salva con l’ace, l’undicesimo, al che Zverev reagisce mettendosi la racchetta in bocca dalla parte del manico. Sul 3-2 il tedesco, ancora nervoso per vari motivi (tra cui un ledwall temporaneamente in vena di bizze), viene costretto a diversi errori e va sotto 30-40. Sinner decide di allontanarlo, gli gioca una palla corta di prima qualità e va sul 4-2. Il finalista di Melbourne prova a reagire, trova lo 0-30, ma tra una gran prima e un rovescio lungolinea che esalta l’Inalpi Arena viene ripreso. Guadagna una palla del controbreak, non è in grado di concretizzarla e poi, nonostante il game in lotta, non viene lasciato neanche più in grado di avvicinarsi. Un’ora e 37 minuti serve per far gioire il pubblico e regalargli, con certezza, anche una semifinale con l’uomo simbolo dell’Italia tennistica.

I numeri di Sinner parlano chiaro, anzi chiarissimo: per un inusuale 35% di punti vinti con la seconda (33% Zverev), Sinner può però sfoderare una delle più belle performance di sempre con la prima in campo: 83% di punti vinti su un valido 71% di quelle che entrano. E, ancora una volta, il discorso indoor suona fatto a pennello per il classe 2001 di Sesto Pusteria.

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