Formula 1
F1, Mario Isola chiarisce i motivi della doppia sosta obbligata in Qatar
Vigilia del penultimo week end del Mondiale 2025 di F1 a Lusail. Sul tracciato qatariano, i piloti e le squadre dovranno essere pronti a ogni eventualità, in un fine-settimana dai connotati particolari per la presenza dell’ultima Sprint Race della stagione. Una tre-giorno in cui ci sarà solo una sessione di prove libere e sarà necessario per le scuderie aver fatto bene i compiti a casa.
Un round in cui anche le condizioni climatiche avranno un peso rilevante, in riferimento al caldo umido simile a quello di Singapore. Inoltre, le caratteristiche della pista qatariana sono particolarmente impattanti sulle gomme. Per questo motivo, di comune accordo tra la FIA, team e Pirelli, ci sarà l’introduzione di una misura eccezionale che limita il numero di giri per ciascun set di pneumatici. La gara sarà dunque matematicamente a doppia sosta.
La limitazione è stata decisa per evitare che gli pneumatici raggiungano il massimo livello di usura come accaduto nel 2024 e vengano comunque utilizzati, gestendone il degrado, oltre la vita utile della mescola, affaticando così eccessivamente la costruzione. Il tutto andrà tarato nello speciale format della Sprint Race, l’ultimo dell’anno, che però non sarà “limitato” in quanto i 19 giri previsti non renderanno necessario il pit-stop.
A sottolinearlo è stato il responsabile di Pirelli, Mario Isola: “La decisione è stata discussa a marzo insieme ai team, perché quando si parla del Qatar bisogna considerare 2 situazioni. La prima risale a 2 anni fa, quando abbiamo avuto il problema con i cordoli. In seguito i cordoli sono stati modificati e lo scorso anno non abbiamo riscontrato alcun problema. Quindi la lacerazione che avevamo nel composto di rivestimento della carcassa non c’era più. Il punto è che il Qatar è un circuito ad altissima energia e quindi il livello di usura è piuttosto elevato. E quando gli pneumatici si consumano completamente, in particolare quello anteriore sinistro, il problema è che la struttura non è protetta“, ha spiegato Isola (fonte: Motorsport.com).
“Dopo la gara dell’anno scorso abbiamo effettuato alcune indagini e controlli sugli pneumatici, come facciamo di solito, e il risultato è stato che riteniamo che un buon modo per correre in sicurezza sia limitare il chilometraggio. L’unica azione che potrebbe avere successo è fondamentalmente questa“. Un limite di 25 giri per la gara domenicale: “Sappiamo che è un chilometraggio che non ha causato alcun problema l’anno scorso. La Sprint è di 19 giri, quindi se si vuole utilizzare un set per le qualifiche sprint, si hanno in ogni caso 19 tornate per la gara del sabato, più sei disponibili per le qualifiche sprint. Quindi il normale utilizzo di un set di pneumatici. E per la gara significa che sono praticamente obbligati a fermarsi due volte. È una limitazione, ovviamente, ma non è qualcosa che influisce sul resto“.