Formula 1

F1, Andrea Stella spiega i motivi della squalifica delle McLaren a Las Vegas

Giandomenico Tiseo

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Andrea Stella / IPA Sport

Un episodio inaspettato e molto importante ai fini del Mondiale 2025 di F1. Il riferimento è alla squalifica delle due McLaren nel GP di Las Vegas di F1 per l’eccessiva usura del plank, ovvero il pattino del fondo. Una decisione che è andata a incidere non poco nel campionato piloti dal momento che Lando Norris (McLaren) ha 24 lunghezze di margine nei confronti del compagno di squadra Oscar Piastri e dell’olandese Max Verstappen (Red Bull).

L’ascesa di quest’ultimo dal GP dei Paesi Bassi in poi è stato incredibile e, a questo punto, il quattro volte iridato potrebbe pensare di far saltare il banco. A Woking dovranno serrare le fila ed evitare che una situazione del genere si ripresenti nel prossimo week end di Lusail (Qatar), ultimo con la Sprint Race. In avvicinamento a questo appuntamento, la scuderia britannica ha pubblicato un Q&A rivolto al Team Principal, Andrea Stella, nel quale si sono chiariti i motivi della sanzione e quali potranno essere le conseguenze in vista del round qatariano.

La causa specifica dell’eccessiva usura del plank è stata l’inaspettata comparsa di un esteso porpoising, che ha prodotto grandi oscillazioni verticali della vettura. Questo porpoising è stato accentuato dalle condizioni in cui la vettura ha operato durante la gara e non era previsto in base a quanto visto in prova e in base alle previsioni sulla finestra operativa della vettura in gara. In base ai dati acquisiti in prova, non riteniamo di aver corso rischi eccessivi in ​​termini di altezza da terra e abbiamo anche aggiunto un margine di sicurezza per le qualifiche e la gara, rispetto alle prove. Tuttavia, il margine di sicurezza è stato annullato dall’inaspettata comparsa di grandi oscillazioni verticali, che hanno causato il contatto della vettura con il suolo. Anche una riduzione della velocità, azione che in teoria dovrebbe aumentare la distanza dal suolo, si è rivelata efficace solo in alcune parti del tracciato, ma in altre si è rivelata controproducente“, ha spiegato Stella.

Il Team Principal della McLaren ha poi sottolineato relativamente alla squalifica: “Abbiamo verificato, insieme al delegato tecnico, che la misurazione dello spessore dei pattini fosse corretta. Anche se l’usura eccessiva è relativamente limitata e in un solo punto (0,12 mm per Lando Norris e 0,26 mm per Oscar Piastri), il regolamento è molto chiaro sul fatto che i pattini posteriori debbano avere uno spessore di almeno 9 mm a fine gara in ogni punto. A differenza delle norme sportive o finanziarie, non esiste alcuna proporzionalità nell’applicazione delle sanzioni per le violazioni del regolamento tecnico. La stessa FIA ha ammesso che questa mancanza di proporzionalità dovrebbe essere affrontata in futuro per garantire che infrazioni tecniche minori e accidentali, con benefici minimi o nulli in termini di prestazioni, non comportino conseguenze sproporzionate. Va inoltre ricordato che la Federazione ha sottolineato che l’infrazione non era intenzionale, non vi è stato alcun tentativo deliberato di eludere il regolamento e che erano presenti anche circostanze attenuanti, come abbiamo spiegato ai commissari“.

Non si teme una replica a Lusail: “Abbiamo un metodo consolidato per settare la vettura e siamo fiduciosi che questo ci porterà a un piano ottimale per le prossime gare, a partire dal Qatar. Tuttavia, impariamo da ogni lezione e quella di Las Vegas è stata in grado di fornire alcune informazioni utili sulla finestra operativa della vettura e sul regime di porpoising. Quello che è successo in Nevada è dovuto a un’anomalia nel comportamento della vettura, piuttosto che essere il risultato di una ricerca eccessiva o irragionevole delle prestazioni“.

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