Tennis
Darren Cahill risponde con classe alle parole di Djokovic sul caso ‘Clostebol’ di Sinner
Hanno fatto piuttosto rumore le considerazioni di Novak Djokovic nel corso del “Piers Morgan Uncensored” in onda su Youtube, nei confronti di Jannik Sinner. Il tema è quello della sospensione di tre mesi per la vicenda “Clostebol” del pusterese, che secondo il tennista serbo è stato valutato in maniera poco coerente rispetto ad altre situazioni precedenti. In sostanza, a detta di Nole, c’è stata una corsia preferenziale per l’altoatesino.
“Se fosse stato il numero 500 al mondo e non Sinner penso che sarebbe stato squalificato? Esattamente, è questo il punto. Mi ha colpito la mancanza di trasparenza e l’incoerenza. La comodità di una sospensione tra gli Slam, così da non perdersi nulla. Tutto molto strano“, ha affermato Djokovic.
“Quindi non mi piace proprio come è stato gestito il caso Sinner. Si sono sentiti tanti altri giocatori, sia tennisti che tenniste, che avevano avuto situazioni simili, denunciare sui media che era stato un trattamento di favore.
Quando è successo sono rimasto sinceramente scioccato. Credo che non l’abbia fatto di proposito, ma il modo in cui è stato gestito l’intero caso è pieno di campanelli d’allarme“, ha aggiunto.
“Voglio credere a Jannik. Lo conosco da quando aveva 13 anni, abbiamo avuto lo stesso coach, Riccardo Piatti. È genuino, educato. Mi piace la sua mentalità. Conoscendo la mia storia con lui, penso che non l’abbia fatto di proposito, ma ovviamente è responsabile. Perché queste sono le regole, sei responsabile quando succede una cosa del genere. E quindi quando vedi qualcuno per qualcosa di molto simile o uguale essere squalificato per anni e poi lui viene sospeso provvisoriamente per 3 mesi, non è giusto“, ha precisato il campione nativo di Belgrado.
Le reazioni via social sono state diverse, soprattutto da parte dei supporters di Sinner. A questo proposito, a dare una risposta di “classe” al tutto è stato il coach australiano del giocatore italiano, Darren Cahill, che in maniera sottile ha creato una storia su Instagram col seguente messaggio: “L’opinione è davvero la forma più bassa di conoscenza umana. Non richiede responsabilità, né comprensione. La forma più elevata di conoscenza è l’empatia, perché ci impone di mettere da parte il nostro ego e vivere nel mondo di un altro“. Una risposta a Nole e a chi ancora porta avanti questa crociata? Probabilmente sì.
“Opinion is really the lowest form of human knowledge”
Darren Cahill via IG
— Janniksin_Updates (@JannikSinner_Up) November 13, 2025