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Basket: Italia, con la Lituania è già viatico topico sulla strada iridata

Federico Rossini

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Della Valle / Ciamillo

Per come la sconfitta con l’Islanda ha subito cambiato le prospettive di classifica e, in linea generale, di rincorsa ai Mondiali 2027, la sfida dell’Italia alla Lituania in quel di Klaipeda, nel girone di qualificazione, assume un sapore ben diverso. Quello della necessità di portare a casa un risultato pesante per non dover iniziare con uno 0-2 e, dunque, dover rincorrere fin da subito.

La scelta di Luca Banchi, per questa sfida, è di dare ancora fiducia a 11 su 12 della squadra che ha perso a Tortona contro gli islandesi. Dentro Nico Mannion al posto di Matteo Librizzi, e c’è da credere che per il giocatore dell’Olimpia Milano ci saranno, se non le chiavi in mano della squadra, almeno tante licenze di fare come meglio crede quando i momenti si fanno complicati.

Non va comunque dimenticato che quello dell’Italia non è stato, e non è, un caso isolato. La stessa Lituania, senza Ignas Sargiunas, non sarebbe qui con la vittoria sulla Gran Bretagna, la Serbia ha fatto un’incredibile e bestiale fatica con la Svizzera (dal -23), la Lettonia ha finito per perdere contro i Paesi Bassi, alla Francia sono serviti tre quarti per venire a capo del Belgio, la Finlandia ha perso in Ungheria e la Slovenia ha perso all’overtime in casa contro l’Estonia.

Ora, è vero che si qualificano tre squadre su quattro in questa fase, ma è altrettanto vero che conta molto arrivare al secondo girone con un record che possa risultare il più possibile utile. E questo gli azzurri, soprattutto quelli che hanno a lungo navigato in questo tipo di qualificazioni iridate, lo sanno molto bene. Peraltro, anche la Lituania non è la solita Lituania infarcita di big: qui, di fatto, ce ne sono pochi. Tra questi spicca Arturas Gudaitis, che adesso è al Rytas Vilnius, ma che vanta tanta ottima Eurolega e a Milano è ricordato bene. A proposito: per chi ricorda il Rytas ai tempi dell’Eurolega e alta EuroCup, adesso il club è in Champions League, continua a duellare con lo Zalgiris per il campionato (e talvolta lo batte in finale), ma in Europa tende a far fatica.

Previsto il tutto esaurito a Klaipeda, che è anche lo stesso luogo dove le due squadre si affrontarono nel 2019 (vinsero i lituani, ma era fondamentalmente un match di qualificazione che non aveva scopo, a squadre già ampiamente sicure del posto in Cina). L’Italia, in buona sostanza, non è solo attesa a una prova d’orgoglio, ma anche alla capacità di dimostrare che, pur con un nucleo nuovo, può reagire a un colpo come quello subito nel finale di gara a Tortona, quando il controllo della situazione sembrava preso. Invece è stato perso, e adesso serve davvero qualcosa in più.

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