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Andrea Vavassori alla vigilia delle ATP Finals: “Quest’anno siamo più pronti, può succedere di tutto”

Erik Nicolaysen

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Vavassori / Lapresse

Andrea Vavassori è carico e motivato alla vigilia della seconda partecipazione consecutiva alle ATP Finals di doppio insieme al partner Simone Bolelli. Si tratta sicuramente di un evento molto sentito da parte del trentenne piemontese, che può giocare in casa il Master nella sua Torino con l’obiettivo di fare meglio rispetto alla passata edizione e provare a superare almeno la fase a gironi.

Quest’anno siamo più pronti avendo già vissuto questa esperienza. Non vediamo l’ora di scendere in campo domani. Stiamo vivendo un vero e proprio boom in Italia, sono veramente felice di vedere sempre più appassionati. Essere alle Finals per il secondo anno ci dà molta fiducia. Ci tenevamo tanto. Qui può succedere di tutto, l’abbiamo visto lo scorso anno: l’ottava coppia ha poi vinto il torneo“, dichiara Vavassori in conferenza stampa.

Il tennista azzurro è stato eletto recentemente nel Players’ Council dell’ATP e sta cercando di rendere il doppio sempre più popolare tra gli appassionati: “Ho provato a intavolare il discorso, ma le tv vogliono avere la certezza che i singolari inizino alle 14 e alle 20.30. Magari però si potrebbe iniziare prima i match di doppio. Di sicuro è un peccato che un doppio possa finire dopo un’ora, soprattutto in un torneo importante come questo. Il punteggio è più realistico negli Slam“.

Il tre volte campione Slam nel doppio misto (sempre in coppia con Sara Errani) ha parlato anche della sua programmazione in vista della trasferta australiana di inizio 2026, svelando la composizione della squadra italiana di United Cup: “Quest’anno si inizia qualche giorno più tardi e avere Natale a casa è buono, andrò al caldo, poi giocherò la United Cup con Cobolli e Paolini“.

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