Tennis
Ambesi puntualizza: “Sinner ha soluzioni a ogni difficoltà. Stavolta ha giocato i punti importanti meglio di Alcaraz”
Massimiliano Ambesi (giornalista/analista di Eurosport) ha espresso le proprie valutazioni su quanto accaduto nell’atto conclusivo delle ATP Finals 2025 di Torino. La vittoria è andata a Jannik Sinner, a segno col punteggio di 7-6 (4) 7-5 contro lo spagnolo Carlos Alcaraz. Un match grazie al quale, l’azzurro ha bissato il titolo dell’anno passato, concludendo il percorso da imbattuto e senza cedere set ai suoi rivali in nessuna circostanza.
“La partita di ieri ha rappresentato una grande goduria. In primis, per il risultato finale. In secondo luogo, l’intensità degli scambi tra i due certifica quale sia la differenza col resto del mondo. Non c’è match in alcuna maniera rispetto agli altri e quello che si vede nelle sfide è impressionante. Non credo che quell’infortunio (coscia, ndr.) abbia condizionato Alcaraz. Questa volta i punti pesanti sono stati vinti da Sinner, la differenza è stata lì, si pensi a Parigi“, ha dichiarato Ambesi.
“Jannik ha alzato l’asticella nei momenti di difficoltà. Devo dire che l’azzurro, nonostante una percentuale di prime in calo, è riuscito a mantenere l’attenzione. Sinner è arrivato in finale senza perdere mai un turno al servizio, una roba che è successa una sola volta. In finale, poi, chi l’ha fatto ha preso una ripassata epocale. Credo che si sia molto ingenerosi nel modo in cui si leggano le partite. C’è anche questa volontà di mettere in discussione il livello di Sinner. Ha soluzioni in qualsiasi momento di difficoltà. L’unico dispiacere è quel break subìto a inizio secondo parziale. Vincere senza concedere il turno al servizio sarebbe stato epico. Alcaraz ha dimostrato di essere un fuoriclasse. A questo proposito, c’è una statistica in cui si parla del fatto che entrambi abbiano ottenuto gli stessi punti nelle loro 16 confronti. La parità certifica l’equilibrio e il fatto che nella gestione dei punti importanti lo spagnolo sia stato migliore in generale negli scontri diretti. Questo successo è significativo e dà lustro all’Italia intera“, ha sottolineato.
“Lo spagnolo ha disputato un grande primo set e credo che nell’analisi della partita pesi il fatto che poi abbia dovuto fare i conti con quello che significa affrontare un rivale come Sinner nella gestione del punto. Questo Alcaraz meno dinamico è stato frutto anche di quello che c’era dall’altra parte della rete. In altre parole, può aver risentito più mentalmente di quel problema alla coscia, avendo perso un po’ di lucidità. In tutto questo, io credo che abbia sentito la tensione di trovarsi a giocare contro uno che a livello indoor ha ottenuto certi risultati“, le riflessioni Ambesi.
Si è parlato anche delle finali di Coppa Davis: “Auger-Aliassime, Sinner, Alcaraz e Zverev, quest’ultimo non in maniera così edulcorata, hanno parlato della necessità di impostare questa competizione secondo una cadenza biennale o triennale. Ora come ora, la competizione è debole. Inoltre, voglio precisare una cosa sulle assenze di Sinner e di Musetti. Io non vedo il problema nei due casi. Jannik ha deciso già da un anno che non avrebbe giocato per la logica della programmazione e Musetti, per condizioni di grande stanchezza, non si è reso disponibile. Lo sport di alto livello è pianificazione. Chi si è lamentato, nel caso di Sinner, l’ha fatto per suscitare clamore, magari anche per aizzare una certa frangia. La cosa non si è replicata con Musetti anche perché la figura mediatica del n.2 del mondo è diversa“.