Scacchi

Scacchi: è morto Daniel Naroditsky, figura chiave per la diffusione nel mondo

Federico Rossini

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Naroditsky / FIDE / Lennart Ootes

Una notizia devastante ha scosso, questa sera, l’intero mondo degli scacchi. Daniel Naroditsky, Grande Maestro di San Mateo (California), dov’era nato il 9 novembre 1995, è morto improvvisamente poco prima di compiere 30 anni. Non si conoscono con precisione le cause del decesso, avvenuto a Charlotte, in North Carolina.

La notizia è stata data in prima battuta dal suo Charlotte Chess Center: “Con grandissima tristezza dobbiamo comunicare l’improvvisa morte di Daniel Naroditsky. Daniel era un talentuoso giocatore di scacchi, educatore, nonché amato membro della comunità scacchistica. Era anche un amato figlio e fratello e un amico leale. Chiediamo privacy per la famiglia di Daniel durante questi momenti terribilmente difficili. Fateci onorare Daniel ricordando la sua passione per gli scacchi e l’ispirazione che ha portato a noi tutti“.

Le parole rispecchiano la realtà dei fatti: Danya, come tutti lo conoscevano nel mondo scacchistico, parallelamente alla sua brillante carriera alla scacchiera aveva sviluppato, negli anni, anche un brillantissimo talento comunicativo che gli permetteva di insegnare diversi segreti degli scacchi. Un dono non comune, e che gli ha donato grande popolarità (340.000 follower su Twitch, 420.000 su YouTube). Ma la sua carriera non era da meno.

Diventato Grande Maestro a 18 anni, si era dimostrato tra i migliori giocatori degli USA molto a lungo. E, nell’ultimo periodo, aveva anche raggiunto dei risultati di grande rilievo soprattutto a cadenza di gioco blitz. Quattro volte partecipante ai Campionati USA, è stato in grado nel 2021 di battere Fabiano Caruana, in quel momento numero 2 del mondo. Nel 2024 era salito sopra quota 2700 ELO nel blitz, e nello scorso dicembre è rimasto fino all’ultimo in corsa per provare a vincere i Mondiali blitz a New York. Primo dopo la giornata iniziale, si è trovato nono, fuori dalla top 8 per giocare il tabellone a eliminazione diretta dai quarti, per un nonnulla. Ma era un risultato straordinario, che cancellava ulteriormente mesi di accuse a dir poco infamanti che gli erano state rivolte da Vladimir Kramnik. L’ex Campione del Mondo, infatti, per mesi lo ha bersagliato dandogli, sostanzialmente, dell’imbroglione anche e non solo per i tornei sulla piattaforma su chess.com, ma anche e forse proprio in quanto uno tra i volti del sito più popolare dell’intera comunità scacchistica. Naroditsky, ampiamente supportato lungo quel periodo da Hikaru Nakamura, ha poi definito Kramnik “worse than dirt”, “peggiore dello sporco”, anche se rende meglio “più sporco dello sporco”.

Istantaneo e totale il cordoglio di tutti i top player e in generale di ogni persona che ha avuto a che fare con Naroditsky. Tutti hanno ricordato un animo gentile, che fra l’altro era riuscito a scrivere due libri di notevole interesse a 15 e 17 anni, “Mastering Positional Chess” e “Mastering Chess Endgames”, coprendo con il secondo un’area di cui solitamente non si parla molto nella letteratura scacchistica. Dal 2014 al 2020 proprio sui finali scacchistici aveva tenuto una rubrica su Chess Life, e nel 2022 era arrivato sul New York Times con 19 problemi basati su famose partite del passato.

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