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Sara Errani allenatrice in pectore di Jasmine Paolini? Più che una semplice compagna di squadra

Giandomenico Tiseo

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Jasmine Paolini, Sara Errani / LaPresse (AP Photo/Andy Wong)

Un connubio molto forte. È stata una stagione particolare e complicata per Jasmine Paolini. Dopo i roboanti risultati del 2024, tutti attendevano un po’ al varco alla toscana per capire se la stagione scorsa fosse dovuta a qualcosa di non replicabile oppure una conseguenza del lavoro di crescita di un’atleta maturata tecnicamente e mentalmente.

Quanto accaduto nel 2025 ha detto che Paolini è tra le miglior tenniste del pianeta in questa fase storica e, se è vero che il suo rendimento negli Slam non è stato il medesimo, a livello di WTA1000 l’azzurra ha fatto meglio rispetto all’anno passato. Il tutto nonostante delle difficoltà, legate anche alla composizione del suo team. Prima dell’inizio della stagione sul rosso l’addio a Renzo Furlan e l’inizio di una fase in cui all’angolo di Paolini la posizione di Sara Errani è cresciuta in termini di importanza.

Pur se formalmente c’è stato lo spagnolo Marc Lopez fino a Wimbledon e ora Federico Gaio, che la accompagnerà col supporto della Federazione fino al termine del 2025, è Sarita il punto di riferimento indiscusso. Dopo aver condiviso gioie e dolori nel doppio e scritto la storia con i successi in tornei prestigiosi, come la conquista dell’oro olimpico, il rapporto tra le due ha avuto un’evoluzione anche fuori dal campo.

Non sorprende più di tanto che nei momenti di pausa nei match sia Errani in prima persona a rivolgersi a Paolini e a “istruirla” sul da farsi. Nello staff nel quale si è aggregato anche Danilo Pizzorno, reduce dalla lunga collaborazione con Liudmila Samsonova ed esperto in videoanalisi che conosce da tempo Jasmine visto il suo percorso con Furlan, non ci sono dubbi che Sara sia la Stella Polare, andando oltre la condivisione del percorso in doppio.

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