GP Giappone

Pecco Bagnaia, è di nuovo notte fonda. Ultimo nella Sprint, ma a Mandalika fatica anche Marquez

Erik Nicolaysen

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Bagnaia / MotoGP.com Press

Da primo a ultimo in una settimana. Il protagonista è sempre lo stesso e risponde al nome di Francesco Bagnaia, mentre ciò che cambia sicuramente è la location (da Motegi a Mandalika) oltre alle sensazioni provate dal pilota alla guida. Il feeling di Pecco con la sua Ducati GP25 è tornato infatti quello di Misano, prima del test in cui aveva trovato finalmente la quadra a livello tecnico in vista della trionfale trasferta giapponese.

Oggi, come ieri, mi ritrovo nella situazione di Misano prima del test. Vorrei proprio capire cos’è successo, onestamente. Non avevo modo di spingere. Oggi in gara mi sono trovato a volte senza freni e altre volte a chiudere il gas sul dritto. Ho portato avanti la gara e l’ho finita ma ho preso trenta secondi dal primo e tredici dal penultimo“, le parole pronunciate dal torinese ai microfoni di Sky riassumono perfettamente l’andamento del suo weekend in Indonesia tra venerdì e sabato.

Ciò che preoccupa maggiormente non è tanto il risultato odierno, quanto la confusione che regna nel lato box di Bagnaia a livello tecnico dall’inizio della stagione. A conti fatti quella di Motegi va considerata una piccola parentesi positiva per un binomio che non è mai sbocciato con continuità, mentre la prestazione odierna nella Sprint è troppo brutta per essere vera ed è impossibile esprimere un giudizio dall’esterno.

Una situazione che Pecco ritiene “tecnicamente inaccettabile”, come ha spiegato ai microfoni della versione spagnola di DAZN. A differenza però di tante altre occasioni, sul circuito di Mandalika anche l’altra Ducati Factory non sta brillando come dimostra il nono posto in qualifica e la settima piazza nella Sprint di un Marc Marquez abbastanza opaco. Ne capiremo di più domani nella gara lunga e soprattutto tra due settimane in Australia.

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