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Nuoto, Thomas Ceccon a un decimo dal podio in Coppa del Mondo negli USA. Buone risposte da Deplano

Enrico Spada

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Ceccon/Lapresse

Si chiude con un doppio quinto posto una prima giornata non esaltante, ma neppure da dimenticare per gli azzurri del nuoto, impegnati nella tappa di apertura della Coppa del Mondo in programma in California, a Carmel, in vasca corta. Livello subito molto alto e italiani ancora lontani dalla migliore condizione ma comunque competitivi, in particolare Thomas Ceccon, già in grado di centrare l’accesso alla finale dei 100 misti, e Leonardo Deplano che, acciuffato per un soffio l’ingresso nella finale dei 50 stile libero, ha conquistato un buon quinto posto. La giornata ha regalato gare di altissimo livello con tante presenze sul podio del “Bob Bowman team”, rappresentato da Leon Marchand, Hubert Kos e Shane Casas, che hanno dominato la scena, ad esempio, nei 200 dorso.

Thomas Ceccon, che era entrato con il quinto tempo nei 100 misti (52”24), nella finale di questa notte ha nuotato ad un decimo dalla zona podio, chiudendo ancora quinto con 51”39, pagando qualcosa proprio in ultima frazione a stile libero. L’azzurro aveva virato secondo nella farfalla (10”45), terzo dopo il dorso (12”56) e dopo la rana (15”20), mentre nell’ultimo 25 metri ha chiuso in 12”96, subendo la rimonta dei rivali per il podio, Hubert Kos e Finley Knox, terzi ex aequo con 51”29. La vittoria è andata al padrone di casa Shaine Casas con 50”86, seconda piazza per lo svizzero Noè Ponti in 51”13.

Quinto posto anche per Leonardo Deplano, che in batteria con 21”42, stesso tempo di Dylan Carter, aveva chiuso settimo. In finale l’azzurro ha confermato solidità e competitività chiudendo quinto in 21”18, dopo aver toccato terzo ai 25 metri (18”12). Per il podio, però, sarebbe servito un tempo molto vicino al personale (20”83), lo stesso con cui ha vinto Christopher Guiliano, statunitense che si allena proprio in California. Sul podio anche John Alexy (20”88) e Ilya Kharun (20”89).

Nei 200 dorso maschili, come si diceva, si è assistito a un podio “monocolore” tecnico: i primi tre classificati sono infatti tutti allenati da Bob Bowman, storico mentore di Michael Phelps. Il successo è andato all’ungherese Hubert Kós, autore di una gara perfetta nella gestione del ritmo e vincitore in 1’46”84, miglior prestazione mondiale stagionale. Secondo posto per Leon Marchand (1’47”68), partito fortissimo ma superato nel finale, mentre lo statunitense Shaine Casas ha completato il podio con 1’49”81, confermando la forza del gruppo Bowman. Lontani almeno 4 secondi tutti gli altri.

Nei 400 stile libero femminili di Carmel dominio netto dell’australiana Lani Pallister, che ha imposto il proprio ritmo fin dalle prime vasche e ha chiuso in 3’58”29, unica sotto i quattro minuti. L’oceanica ha costruito la vittoria con parziali regolari e un ultimo 50 bruciante, precedendo le neozelandesi Erika Fairweather (3’58”83) e Caitlin Deans (4’00”93). A ridosso del podio l’americana Anna Peplowski (4’01”03), seguita dalla canadese Mary-Sophie Harvey (4’01”09).

Nei 400 stile libero maschili, disputati con formula a serie, vittoria per lo statunitense Carson Foster in 3’37”80 davanti all’australiano Samuel Short (3’38”15). Protagonista Leon Marchand: partito dalla penultima serie, chiude in 3’38”25 e sale sul podio battendo quasi tutta la “fast heat”. Quarto Kieran Smith (3’38”66), poi Lewis Clareburt (3’41”65) e Charlie Hawke (3’42”03). Gara tirata: Foster decide nel terzo 100 e difende il margine nel rush finale.

Dominio annunciato nei 50 dorso femminili dell’australiana Kaylee McKeown, che conferma il suo status di numero uno mondiale con un eccellente 25”42, frutto di una partenza fulminea e di un’ottima tenuta nel ritorno. Alle sue spalle la connazionale Mollie O’Callaghan, seconda in 25”80, mentre il bronzo va all’americana Katharine Berkoff (25”82). Quarta la messicana Celia Pulido Ortiz (25”83), autrice di una prova sorprendente, davanti a Arabella Sims (26”30) e alla canadese Kylie Masse (26”39).

Nei 200 farfalla femminili grande prova di Regan Smith, che si impone in 2’00”28, miglior tempo mondiale stagionale e nuova prova di forza della statunitense, capace di rimontare nella seconda parte dopo una prima vasca controllata. Alle sue spalle la giovane padrona di casa Alexandra Shackell (2’02”51), autrice di un avvio fulmineo ma incapace di resistere al ritorno della compagna di squadra. Completa il podio l’irlandese Ellen Walshe, terza in 2’05”07, mentre l’australiana Brittany Castelluzzo chiude ai piedi del podio in 2’05”49.

Statunitensi giù dal podio nei 100 farfalla uomini dove trionfa lo svizzero Noè Ponti, che firma una prestazione maiuscola e vince in 48”53, confermandosi tra i migliori interpreti mondiali della specialità. Il ventitreenne ticinese ha imposto da subito il suo ritmo, passando in 22”66 e resistendo nel finale al ritorno del canadese Ilya Kharun, secondo in 49”02. Terzo l’intramontabile Chad Le Clos (49”57), ancora competitivo ai massimi livelli. Fuori dal podio gli Usa, con Trenton Julian solo sesto in 50”52 e Aiden Hayes settimo in 50”72.

Gli Usa sono tornati a vincere nei 200 rana femminili dove non c’è stata storia: Kate Douglass ha dominato la gara dall’inizio alla fine, fermando il cronometro in 2’13”97 e distanziando nettamente tutte le avversarie. L’americana, già oro olimpico nei 200 misti, ha imposto un ritmo insostenibile sin dai primi 50 metri (30”39), gestendo con eleganza la seconda parte e chiudendo con quasi quattro secondi di vantaggio. Alle sue spalle la tedesca Anna Elendt (2’17”80) ha conquistato l’argento con una rimonta costante nella seconda metà di gara, mentre la sudafricana Rebecca Meder (2’18”14) ha completato il podio con un’ottima regolarità nei passaggi. Fuori dal podio Alex Walsh (2’18”96), che non è riuscita a trovare lo spunto decisivo nel finale.

Gara non troppo frequentata dai grandi protagonisti mondiale e con qualche big fuori dalla finale, nei 100 rana uomini dove è arrivato il successo per Caspar Corbeau, che con una nuotata potente e lineare si è imposto in 56”67. L’olandese ha costruito la vittoria sin dal primo 50 metri (26”27), mantenendo ritmo e ampiezza fino all’arrivo. Alle sue spalle il bielorusso Ilya Shymanovich ha chiuso in 57”18, pagando un leggero calo nella parte finale, mentre l’americano Van Mathias (57”26) ha completato il podio dopo una prima metà gara da protagonista. Ai piedi del podio il tedesco Jeremias Pock (57”36), seguito da un gruppo racchiuso in pochi decimi.

Nei 50 stile libero femminili brilla la velocità esplosiva di Katarzyna Wasick, che domina la vasca corta di Carmel con un eccellente 23”29, frutto di una partenza fulminea e di una fase subacquea impeccabile. La polacca, veterana della specialità, ha preceduto l’australiana Alexandria Perkins (23”50), protagonista di una chiusura potente ma non sufficiente per insidiare la leader. Terzo gradino del podio per Mollie O’Callaghan (23”96), più brillante nella seconda parte di gara. Ai piedi del podio un’altra australiana, Olivia Wunsch (24”01), seguita dalla neerlandese Marrit Steenbergen (24”05).

Firma d’autore nell’ultima gara femminile di giornata, i 100 misti femminili dove è arrivata un’altra doppietta statunitense, con Gretchen Walsh che sfreccia verso la vittoria in 55”91, tempo da record della manifestazione. La 21enne di Nashville ha imposto un ritmo vertiginoso sin dal primo 50, passando in 25”12 e mantenendo un’eccellente efficacia nella parte a stile libero. Alle sue spalle la connazionale Kate Douglass si conferma atleta completa, chiudendo in 56”34 dopo una rimonta nel tratto a rana e stile. Completa il podio la belga Roos Vanotterdijk (57”44), autrice di un’ottima frazione a farfalla. Fuori dal podio l’israeliana Anastasia Gorbenko (58”06).

Le batterie del mattino, come spesso accade nelle tappe inaugurali della Coppa del Mondo, hanno fatto diverse vittime illustri, compresi alcuni azzurri. Nei 200 dorso, lo specialista della corta Lorenzo Mora ha chiuso 13° con 1’57”98 (sarebbero serviti più di tre secondi in meno per la finale). Nei 100 farfalla, Federico Burdisso non è andato oltre il 12° posto in 51”69, mentre nei 100 rana Ludovico Viberti ha terminato 16° con 58”70. Fuori dalla finale anche Adam Peaty (58”27) e il tedesco Lucas Miodowicz (59”24), a conferma del livello altissimo della tappa californiana. Nei 50 stile libero uomini più indietro Manuel Frigo, 28° in 22”16, mentre nei 100 misti Alberto Razzetti ha sfiorato la finale, chiudendo 11° con 53”09.

 

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