Aerials
Milano Cortina 2026, la Fis verso la riammissione della Russia? Segnali di ammorbidimento dalla Scandinavia
La Federazione Internazionale dello Sci e dello Snowbord (Fis) non ha ancora deciso se ammettere o meno gli atleti russi ai Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Il nodo avrebbe dovuto essere sciolto a fine settembre, ma il verdetto è stato procrastinato di alcune settimane.
Si parla dell’organo di governo che fa riferimento a ben sei discipline della neve, ossia sci alpino, sci di fondo, snowboard, freestyle, salto con gli sci e combinata nordica. In alcuni ambiti la presenza dei russi sarebbe marginale o trascurabile, in altri invece andrebbe a cambiare sostanzialmente gli equilibri.
Nelle ultime due settimane, hanno cominciato a trapelare voci di corridoio che hanno confermato quanto fosse già palese. La Fis non ha deciso perché ci sono due scuole di pensiero, ossia una intransigente e una di apertura.
La prima, quella più dura, sarebbe capitanata dai Paesi scandinavi. Norvegia e Svezia in particolare, che hanno un forte peso politico interno alla Federazione. Ebbene, mentre si attende il giorno della verità (potenzialmente martedì 21 ottobre), si fa strada l’ipotesi che il clima stia cambiando e anche le nazioni nordiche possano smantellare le barricate ideologiche.
I segnali in tal senso arrivano dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa norvegese da parte di Johannes Høsflo Klæbo fuoriclasse norsk dello sci di fondo e autentico dominatore della disciplina. Il ventinovenne di Trondheim era già abituato a vincere con i russi in pista, ma nel momento in cui sono stati banditi è diventato sostanzialmente invincibile.
La scorsa settimana, il fenomeno scandinavo ha detto alla testata svedese Aftonbladet: “Sono passati tre anni dall’inizio dei combattimenti, ma niente è cambiato. Continuo a pensare che non dovrebbero gareggiare, ma al tempo stesso mi mancano le sfide contro di loro. Ecco perché tutto diventa più complicato quando politica e sport si mischiano”.
Si tratta già di un ammorbidimento da parte di Klæbo, che mai si era espresso in tal modo. JHK ha poi ribadito il concetto a un altro media di Stoccolma, Sveriges Television, la televisione di stato svedese: “Riammettere la Russia rialzerebbe il livello e renderebbe le gare più interessanti. Si tratterebbe di un ottimo scenario dal punto di vista sportivo”.
Ecco qui un’altra presa di posizione che mai era stata assunta nei tre anni e mezzo abbondanti dal momento in cui i russi sono stati esclusi dall’arena sportiva internazionale. Insomma, si tratta di segnali che lascerebbero intendere come l’opposizione degli scandinavi si sia affievolita. Klæbo parla a titolo personale e non è lui a decidere, ma il fatto che dalla sua bocca escano certe parole ricorda tanto la dinamica del “parlare a suocera perché nuora intenda”.
Si attende ora la presa di posizione definitiva da parte della FIS, in maniera tale da capire A) se la Russia sarà effettivamente riammessa e B) in caso positivo in quali termini e soprattutto con quanti atleti in ogni disciplina.