Milano Cortina 2026

Michela Moioli: “Non serve spingere ora, ma arrivare pronti a febbraio. Devo gestire gli acciacchi”

Duccio Fumero

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Moioli / IPA Agency

Mancano ormai meno di quattro mesi ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 e la stagione degli sport invernali è alle porte. Una stagione speciale per l’Italia e tra gli azzurri più attesi alle Olimpiadi c’è sicuramente Michela Moioli, oro olimpico nello snowboard cross a Pyeongchang nel 2018 e reduce dal trionfo ai Mondiali nel 2025.

Arrivi da una stagione a dir poco storica, con l’oro ai Mondiali. Come ti stai preparando per quella che sarà l’annata che ci porta alle Olimpiadi di Milano Cortina?
“In realtà ci stiamo preparando come gli altri anni, nel senso che sì, sicuramente siamo un po’ più attenti a certi dettagli, a non strafare, però mettendo sicuramente davanti lo star bene fisico, visto che comunque ho qualche acciacchino. Però li stiamo gestendo bene e abbiamo fatto una bella estate, una buona preparazione. L’obiettivo è arrivare in forma a febbraio, quindi senza fretta, non c’è bisogno di spingere adesso, c’è bisogno di spingere al momento giusto, però le cose iniziano già ad andar bene”.

Quindi diciamo una prima parte della stagione dove non avrai una pressione eccessiva, perché tu sai che l’obiettivo ovviamente è Milano Cortina.
“Esattamente. Le gare di Coppa del Mondo in realtà sono sempre un obiettivo, ma servono sicuramente come avvicinamento. Il mio obiettivo è sicuramente far bene in tutte le gare, perché questo mi dà fiducia, mi dà ancora più motivazione, però ovviamente l’obiettivo principale sono le Olimpiadi. Ma prima di arrivar lì ci sono tanti piccoli obiettivi di mezzo ed a cui comunque voglio puntare”.

Quali obiettivi ti sei prefissata?
“Ho tanti obiettivi per queste Olimpiadi. Non solo di medaglia, ma anche miei personali e credo che per vincere una medaglia devo prima raggiungere altri obiettivi miei che mi sono prefissata e che su cui lavoro ogni giorno”.

Privati, quindi non li vuoi dire o c’è un obiettivo che puoi raccontare?
“No, no, in realtà sono sempre legati allo sport, ma più legati forse a me come persona e quindi sì, sono miei”.

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