Equitazione: l’Italia del salto ostacoli a Barcellona per la League of Nations Final 2025

Michele Cassano

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Piergiorgio Bucci su Hantano / IPA Sport

Tutto in due manche, dopo un cammino intenso fatto di quattro tappeche hanno promosso all’ultimo atto soltanto le migliori nazioni mondiali del salto ostacoli, in vista della League of Nations Final 2025 che si terrà a Barcellona domenica 5 ottobre.

La notizia positivissima è che fra le 9 squadre partecipanti al contest ci sarà anche l’Italia: il team azzurro, arrivando sesto nella classifica generale, ha meritato ampiamente di giocarsi le sue chance in Catalogna, soprattutto dopo il secondo posto di qualche giorno fa ottenuto a St. Tropez-Gassin.

Il Capo Equipe Marco Bergomi e il Selezionatore Tecnico Marco Porro hanno scelto i cinque binomi che saranno a disposizione per far parte della formazione che poi sarà impegnata in terra iberica: l’esperienza di quello che di fatto è un po’ il capitano, ossia Piergiorgio Bucci con Hantano (secondo cavallo Kiss Me Fabulesse), la capacità di portare risultati pesanti di un Emanuele Camilli che dopo la finale individuale centrata alle Olimpiadi di Parigi 2024 non si ferma più a suon di grandi prestazioni, con Chacareno PS (Chacco’s Air PS), la frescehzza dell’astro nascente di Giacomo Casadei, ormai inserito nelle gare importanti con regolarità da più di un anno, con Marbella du Chabli (Raffinesse), l’eleganza, la tecnica e lo stile di quella Giulia Martinengo Marquet che con Delta del’Isle (Coynor) ha fatto vedere di poter competere sui palcoscenici più importanti del mondo, e infine la solidità di Paolo Paini con Casal Dorato (Mille Lire di Ca’ San Giorgio).

Tutti a caccia della Germania, che nel 2024 ha vinto il titolo. Dall’Italia appunto alla Francia, con i transalpini che nella “stagione regolare” hanno messo insieme 300 punti – più di tutti -, passando per la Spagna padrona di casa, la Gran Bretagna, il Belgio, l’Irlanda, gli Stati Uniti e i Paesi Bassi.

Vedremo domenica chi sarà in grado di portarsi il trofeo a casa. Cosa fondamentale sarà quella di cercare di star davanti sin da subito: la prima manche spesso è quella che lancia messaggi, dispensa certezze o fa capire insicurezze; anche perché rimontare in questi contesti d’eccellenza assoluta diventa poi difficile.

 

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