Biathlon

Dorothea Wierer: “La forma non è quella di un tempo, alle Olimpiadi servirà un po’ di fortuna. Ex atleta? Non vedo l’ora…”

Duccio Fumero

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Wierer / IPA Agency

Mancano ormai meno di quattro mesi ai Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 e la stagione degli sport invernali è alle porte. Una stagione speciale per l’Italia e particolarmente per Dorothea Wierer, che dopo una carriera incredibile si ritirerà proprio dopo le Olimpiadi che si disputeranno a casa sua, ad Anterselva. E a margine dell’inaugurazione del nuovo store di Enel a Milano, l’azzurra ha fatto il punto della stagione che l’aspetta, ma non solo.

Dorothea, questa è la tua ultima stagione e che si concluderà a casa tua con le Olimpiadi. Quali sono le sensazioni con cui arrivi a questo appuntamento?
“Diciamo che in questo momento faccio un po’ fatica, perché appunto mi mancano un po’ le energie, visto che mi sono allenata tanto, avevo tanti impegni e quindi ho bisogno ancora un po’ di tempo. Spero di rimettermi al meglio per l’inizio stagione, cercherò di partire subito bene, però ovviamente non è facilissimo, perché la concorrenza c’è, ci sono i giovani che emergono e tutti hanno voglia di fare molto bene. Io cerco di dare sempre il massimo e poi si vedrà. Spero di essere pronta per febbraio”.

Febbraio, perché ovviamente questa è una stagione comunque tutta incentrata sulle Olimpiadi, quindi forse all’inizio non avrai troppa pressione, perché tu sai qual è il tuo obiettivo.
“Sì, diciamo che ovviamente il mio obiettivo sono le Olimpiadi. Finire lì, in bellezza, però nello stesso momento sono consapevole che bisogna anche essere realistici. La forma purtroppo non è quella di un tempo, e so che devo essere un po’ fortunata. Per arrivare a Milano Cortina devi capire come risponderà il tuo fisico, non ammalarti, e quindi ci sono tante componenti che possono influire, però, come ho detto, spero di essere anche un po’ fortunata e spero poi di essere piena di energie per febbraio”.

Guardando oltre il futuro prossimo, che Dorothea vedi senza gli sci ai piedi?
“Guardando oltre, ammetto che non vedo l’ora. Ovviamente ho dei progetti, ho delle proposte, quindi sono molto felice di queste opportunità. Devo solo scegliere cosa farò poi, però solo quando avrò smesso”.

Ma resterai nel mondo del biathlon, dello sport?
“Non lo so, cioè mi piacerebbe un attimo staccare, perché comunque è da vent’anni che giro, da vent’anni con le stesse persone, quindi secondo me è anche bello un po’ staccare”.

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