Formula 1

Charles Leclerc a un bivio tra cuore e razionalità. Il suo manager non giura fedeltà eterna alla Ferrari

Alessandro Passanti

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Charles Leclerc / La Presse

“L’amore è eterno finché dura” recitava il titolo di un film di Carlo Verdone del 2004. Una frase forse un po’ cinica, certo, ma che sembra rispecchiare la situazione di questo momento tra Charles Leclerc e la Ferrari. Il pilota monegasco, in rosso dal 2019, si è sempre detto innamorato del Cavallino Rampante e della sua storia e che, ovviamente, vorrebbe vincere un titolo iridato con questa scuderia. La dura realtà, tuttavia, sta ponendo il pilota nativo di Monte Carlo davanti ad un bivio.

Proseguire in questa tormentata “storia d’amore” oppure decidere di mettere da parte il cuore e pensare alla propria carriera? Seguire le proprie ambizioni? I pensieri non mancano nella testa di Charles. Un pilota che in Ferrari ha già disputato quasi 7 stagioni complete collezionando la miseria di 8 successi. Poco, davvero troppo poco per un talento cristallino come il suolo. Un pilota che, a detta di tutti, colleghi in primis, potrebbe battagliare ad armi pari contro tutti per il titolo ogni anno. Se avesse, però, a disposizione una vettura competitiva. Nella sua esperienza a Maranello, questa condizione l’ha vissuta raramente. Nella seconda parte del Mondiale 2019, nella prima del 2022 e, stringendo, anche nella ripartenza dopo l’estate dell’anno scorso. Stop.

Per il momento non sono mai giunte notizie su un possibile addio del monegasco ma, com’è ben noto, in Formula Uno tutto può cambiare in poco tempo. Anche i rapporti che sembrano inossidabili. Nelle ultime ore è intervenuto il manager di Charles Leclerc, Nicolas Todt: “Charles è uno dei migliori talenti della sua generazione, insieme a Max e ad alcuni altri piloti. Non è più un bambino perché ha fatto molte stagioni con la Ferrari e, naturalmente, penso che abbiamo ancora bisogno di una macchina vincente. Oggi abbiamo una buona macchina, ma non abbastanza per vincere il titolo… Speriamo che ciò accada e speriamo che l’anno prossimo la Ferrari avrà una macchina molto buona con i nuovi regolamenti”. (Fonte: The Straits Times).

Ma, sempre Nicolas Todt, ha anche aggiunto un aspetto importante. Ovvero, ha parlato del futuro. Il cambio di regolamento del 2026 potrebbe scatenare una rivoluzione dal punto di vista del mercato piloti in vista del 2027. Un progetto fallimentare potrebbe far decidere ai piloti di cambiare aria, oppure un progetto importante potrebbe attrarre chi, al momento, sembra ben saldo nel proprio sedile. Tutto è ancora in assoluto divenire ma, come ha spiegato il Corriere dello Sport, la sensazione è che ora qualcosa sia cambiato in Charles Leclerc e nel suo entourage. Non più pensare solo al cuore, ma dare spazio anche alla mente. Alla razionalità. Se, infatti, la Ferrari dovesse mancare anche l’occasione del 2026, è tutt’altro che scontato che il pilota che corre con il numero 16 possa rimanere a Maranello.

Diversi team si sono informati sulle sue volontà, e non da oggi. Il fatto che la lunghezza del suo contratto con la Ferrari non sia mai stata ufficializzata (ma si parla proprio di 2027 come termine) potrebbe lasciare aperto ogni scenario. “L’amore è eterno finché dura”, dicevamo. Charles Leclerc si prepara a chiudere un settimo anno davvero pesante. Senza vittorie (a meno di grosse sorprese da qui ad Abu Dhabi) e con una sola consapevolezza. Tutte le speranze sono concentrate sul 2026. In caso di nuovo buco nell’acqua, l’addio del monegasco al Cavallino Rampante potrebbe essere davvero possibile. Da “L’amore è eterno finché dura” alla “crisi del settimo anno”, il passo è breve…

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