Strada
A quanti km l’attacco decisivo di Pogacar al Giro di Lombardia? Il momento esatto, più “tardi” del previsto
Tadej Pogacar ha abituato gli appassionati del grande ciclismo ad attacchi a lunghissima gittata, con affondi molto lontani dal traguardo che gli permettono di tramortire la concorrenza. Il fuoriclasse sloveno era partito a un centinaio di chilometri dall’arrivo ai Mondiali ed era stato straripante anche agli Europei, mentre alla Tre Valli Varesine era risultato più guardingo e aveva fatto la differenza nel finale lungo in tratta in discesa. Anche al Giro di Lombardia la frullata risolutrice è giunta più tardi del previsto.
L’alfiere della UAE Emirates-XRG si è trovato costretto a fare lavorare la sua squadra, visto che il fuggitivo Quinn Simmons aveva guadagnato tre minuti di vantaggio. I suoi gregari si sono messi a completa a disposizione e hanno dimezzato lo svantaggio, lanciando il proprio capitano dopo le prime rampe Passo di Ganda (9 km al 7,1% di pendenza media, ultimi tre chilometri all’8,7%), la cui vetta è posta a 31 km dal traguardo di Bergamo.
Quando mancavano sei chilometri dalla vetta è rimasto solo con i propri compagni Jay Vine e Isaac Del Toro, il giovane francese Paul Seixas, l’australiano Michael Storer e soprattutto il belga Remco Evenepoel, suo annunciato rivale che sperava in una rivincita dopo i ko rimediati tra la rassegna iridata e la kermesse continentale. A 5,5 km dalla cima del Passo di Ganda si è materializzata la progressione decisiva: Vine ha terminato il proprio lavoro, Pogacar ha alzato il ritmo, Del Toro ha fatto il buco ed Evenepoel non ha risposto.
Mancavano 37 km dall’arrivo, un chilometraggio non così esagerato per il vincitore del Tour de France. Pogacar ha guadagnato un minuto nei confronti di Evenepoel nel giro di un paio di chilometri, è andato a riprendere Simmons ai -34, lo ha subito staccato e si è così involato in solitaria verso la quinta vittoria consecutiva nell’ultima Classica Monumento della stagione, eguagliando lo storico record di Fausto Coppi nella ribattezzata classica delle foglie morte.