Pallavolo

Yuri Romanò, da grimaldello agli Europei partendo dalla A2 a miglior opposto del mondo con 5 ace di fila: “Vinto da gruppo”

Stefano Villa

Pubblicato

il

Romanò / FIVB

La storia di Yuri Romanò è incredibile e meriterebbe almeno un corto cinematografico visti i suoi connotati da favola emersi in più occasioni. Nel 2021 il CT Fefé De Giorgi prende in mano la Nazionale dopo le poco brillanti Olimpiadi di Tokyo 2020 e decide di rimodellare concretamente il gruppo, ringiovanendolo di parecchio e dando spazio a elementi che fino a poco tempo fa non erano stati molto considerati. Tra di loro proprio l’opposto, che viene convocato per gli Europei post-olimpici: gioca pochissimo, fino all’atto conclusivo contro la Slovenia: l’Italia è sotto per 2-1, bisogna frenare gli scatenati balcanici e così De Giorgi lo spedisce nella mischia.

Il mancino classe 1997, entrato al posto di Giulio Pinali, si rivela il grimaldello che fa saltare la difesa avversaria: firma il determinante ace del 24-20 nel quarto set, poi inventa un tie-break da brividi in cui segna quattro punti di fila per risalire dallo 0-3 e chiude con addirittura 11 punti a referto e un fantascientifico 90% in attacco! Numeri da autentico fenomeno, considerando che non aveva mai giocato in Superlega e proveniva addirittura dalla Serie A2 (con Siena), anche se in procinto di approdare a Milano nel massimo campionato italiano, dove sarebbe poi rimasto fino al trasferimento in quel di Piacenza.

Ai Mondiali 2022 era stato impattante e aveva contribuito all’epocale trionfo del gruppo guidato da Simone Giannelli, poi ha avuto qualche tentennamento tra gli Europei 2023 e le Olimpiadi di Parigi 2024. La concorrenza interna di Kamil Rychlicki lo ha punzecchiato e durante i Mondiali 2025 ha sfoderato una serie di prestazioni continue, solide, di sostanza: ha lasciato da parte l’intermittenza e ha offerto tutto il suo contributo da ottimo bomber, facendosi trovare sempre pronto e trovando i giusti tempi non solo con il regista, ma anche con gli schiacciatori Alessandro Michieletto e Mattia Bottolo (novità dopo l’infortunio di Daniele Lavia).

Tra l’altro prima della trasferta di Manila aveva dovuto fare i conti con un risentimento muscolare al vasto mediale della coscia sinistra e aveva saltato le amichevoli di Torino, riuscendo poi a recuperare dal problema fisico. Nella finale contro la Bulgaria è stato perentorio e si è meritato la copertina con i cinque ace consecutivi messi a segno nel secondo set, che hanno portato l’Italia dal 18-16 al 23-16. Un numero da cartone animato e che certifica ulteriormente la caratura del premiato miglior opposto dei Mondiali.

Enorme soddisfazione ai microfoni della Rai: “Difficile parlare, vorrei dire Dani sei bellissimo (rivolto a Lavia, n.d.r.): è soprattutto per lui, che è parte fondamentale di questo gruppo, abbiamo dimostrato ancora una volta di essere un gruppo incredibile nonostante tutto quello che è successo. Siamo rimasti uniti e abbiamo vinto da gruppo. Il migliore del torneo? La dedica va a casa, a Marta e Bianca: vi amo tantissimo, è per voi e arrivo presto a casa. Abbiamo dimostrato che la migliore Italia può battere la Polonia“.

Exit mobile version