Tennis
US Open 2025: Sinner e Musetti, il derby è servito! Auger-Aliassime e de Minaur volano ai quarti
Giornata ancora tanto italiana agli US Open. Merito di Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che arrivano là dove l’intero blocco dei tifosi italiani avrebbe voluto sperare fin dall’inizio: ai quarti di finale, l’uno contro l’altro visto che il tabellone li ha messi dalla stessa parte.
Per il numero 1 del mondo performance di livello spaventoso contro il kazako Alexander Bublik, costretto a forzare molto più del dovuto e alla fine crollato sotto un 6-1 6-1 6-1 durato un’ora e 21 minuti, un fatto molto raro per un ottavo di finale a Flushing Meadows. Con questo risultato, Sinner è il primo giocatore a concedere tre o meno game in un incontro nella seconda settimana Slam da Novak Djokovic, che in semifinale nel 2015 concesse tre game a Marin Cilic, al tempo campione in carica.
E dire che poco prima il toscano aveva lasciato senza reali armi lo spagnolo Jaume Munar, prendendosi un record durato appena poche ore assieme al 6-3 6-0 6-1: il risultato più netto in un ottavo Slam da parte di un italiano. Che, ora, ovviamente appartiene al classe 2001 di Sesto Pusteria. Sarà un’Italia che rimarrà attaccata agli schermi con i suoi due massimi esponenti, e chissà se ci sarà una sessione diurna che consentirebbe al pubblico tricolore di godere di questo grande momento di tennis.
Sempre nella parte alta del tabellone Alex de Minaur chiude il grande cammino dello svizzero Leandro Riedi, che da numero 435 del mondo era riuscito a passare dalle qualificazioni fino agli ottavi. Un comodo 6-3 6-2 6-1 in poco più di un’ora e mezza riporta l’australiano ai quarti in uno Slam, che non raggiungeva dagli Australian Open. La vera domanda è: stavolta li supererà?
Considerando che non ha di fronte uno dei primi due del mondo, stavolta le chance sono importanti per lui. Molto però dipenderà dalla forma di un ritrovato Felix Auger-Aliassime. Il canadese, infatti, non concede niente ad Andrey Rublev: il russo deve abbandonare ancora i sogni di semifinale, ma qui il punto è che l’uomo nato lo stesso giorno di Federer (ma 19 anni dopo) sta giocando veramente bene. E sull’Ashe ne ha dato una brillante dimostrazione in appena più di due ore e 15 minuti in formato 7-5 6-3 6-4.