Tennis
Uno spietato Jannik Sinner asfalta Bublik con una mostruosa prova di forza: sarà derby con Musetti ai quarti!
Jannik Sinner versione blu scuro totale (e con la tonalità poco ci manca che sia man in black) si fa travolgente nella notte dell’Arthur Ashe Stadium. Il kazako Alexander Bublik, che non aveva mai subito break nel corso del torneo, finisce travolto per 6-1 6-1 6-1: ci sarà, insomma, il derby con Lorenzo Musetti, il più avanzato in termini di turno della storia del tennis italiano maschile negli Slam. Il tutto in appena un’ora e 21 minuti.
Che le cose per Sinner vadano bene si capisce da subito. Si passa dagli spogliatoi con chiacchiere con Anna Wintour e Rami Malek a Bublik che si augura di non prendere il break nel primo game a Jannik che, effettivamente, fa esattamente quello. Ma c’è di più: semplicemente domina il primo set, tra il kazako abbastanza falloso al servizio e la grandissima solidità in risposta del numero 1, che si dimostra ampiamente superiore al suo avversario quando serve. Sul 4-0 arriva il primo game vinto da Bublik, ma Sinner è ormai lontanissimo: anche con le variazioni c’è poco da fare, 6-1 Sinner.
Il secondo parziale riparte praticamente come il primo, con Bublik che continua a non avere molto dal servizio. Jannik va sul 2-0, poi sul 3-0 e semplicemente deve fare il suo senza che ci siano particolari problemi da risolvere. Lentamente, ma inesorabilmente, il kazako tocca quota 10 doppi falli e in altri soli 27 minuti il 6-1 è replicato.
L’Arthur Ashe Stadium, a quel punto, si rinnova di una luce strana, nel senso che vorrebbe vedere un po’ più di partita e, con entusiasmo e insieme correttezza, supporta Bublik. Questo però senza mai mancare di rispetto a Sinner, com’è giusto che sia. E, del resto, Jannik continua a essere devastante: un grande passante per l’1-0, poi altri tre game di fila prima del 4-1. Qui arriva un’unica palla break per il kazako, che le prova un po’ tutte per non cedere subito, ma è costretto dalla situazione. Con tanto di doppio fallo finale, il tredicesimo. E a rete arriva il seguito del celebre “You’re fifteen and you play like this?” di memoria di Miami.
24-16 contro 13-31: questo il rapporto vincenti-errori gratuiti di una delle più belle giornate di Sinner per efficacia con la prima, che pure è entrata il 58% delle volte contro il 59% di Bublik. 81% contro il 60% del kazako, sulla seconda situazione impietosa: 73%-19%. Vittoria numero 75 in 82 match da numero 1: solo Borg, Connors e Federer le avevano raggiunte in meno tempo. E siamo al più giovane giocatore di sempre ad aver raggiunto tutti i quarti Slam in stagioni consecutive nella storia. Meglio anche di Novak Djokovic.