Pallavolo

Simone Anzani, dai problemi cardiaci alla vittoria dei Mondiali. In lacrime: “Ho rischiato di smettere”

Stefano Villa

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Anzani / FIVB

Simone Anzani è scoppiato in lacrime ai microfoni della Rai, a cui ha rilasciato le prime dichiarazioni dopo che l’Italia ha vinto i Mondiali 2025 di volley maschile. Il formidabile centrale aveva dovuto rinunciare alla Nazionale per dei problemi cardiaci nel 2023 e nel 2024, non ha mollato, è tornato a giocare, si è meritato nuovamente la convocazione, è sceso in campo da titolare per disputare la finale contro la Bulgaria e ha messo a segno anche il punto che ha chiuso i conti.

Dalla delusione per non aver potuto partecipare agli Europei 2023 e alle Olimpiadi di Parigi 2024, alla gioia per il secondo trionfo iridato consecutivo dopo l’apoteosi di Katowice nel 2022. Lo splendido primo tempo valso il successo in quel di Manila, l’esultanza con i compagni di squadra e le emozioni per un’apoteosi arrivata dopo tanti momenti di difficoltà: il 33enne comasco in forza a Modena si è lasciato andare nell’intervista concessa al network pubblico, dedicando il successo a Daniele Lavia.

Simone Anzani si è rivolto direttamente allo schiacciatore, assente nelle Filippine a causa di un infortunio: “Daniele, questa è per te. Lo sai quanto ci sei mancato e quando avevamo bisogno di te, questa vittoria è dedicata totalmente a te. ripetersi non è mai facile nell sport, ma l’ho detto a inizio estate, il nostro obiettivo era questo e ce l’abbiamo fatto. Il giorno più bello della mia vita è la nascita delle mie bambine, sportivamente allora ce ne sono due“.

Poi le emozioni prendono il sopravvento:Quella di oggi è una partita particolare, arrivo da due anni difficili (lacrime, n.d.r.). Due anni dove ho rischiato di smettere di giocare, ho rincorso un’Olimpiade che era il mio ultimo obiettivo e adesso sono qua grazie alla mia famiglia, a mia moglie, alle mie bambine, ai miei genitori, a mia sorella e ai miei amici che non mi hanno mai lasciato solo. Questa è per voi, per l’amore, la pazienza. Un bacio alla medaglia per tutti voi“.

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