Tante certezze, ma anche interessanti sorprese nella prima giornata del Nebelhorn Trophy 2025, competizione di pattinaggio artistico inserita nel circuito ISU Challenger Series 2025-2026 e pianificata questa settimana sul ghiaccio di Oberstdorf, in Germania. Per ciò che concerne i colori azzurri, le attenzioni si sono focalizzate maggiormente su Lucrezia Beccari-Matteo Guarise, al ritorno in gara dopo un anno di pausa forzata dettata dall’infortunio della dama.
Positiva la prova degli azzurri (soprattutto considerando la lunghissima assenza del ghiaccio), i quali in una gara di grande competitività si sono piazzati al settimo posto provvisorio ben comportandosi in tutto il layout, viziato esclusivamente da una piccola sbavatura nel triplo toeloop in parallelo e sulla trottola d’incontro finale, con cui hanno raccolto 62.96 (34.29, 28.67). Bene anche Rebecca Ghilardi-Filippo Ambrosini, al momento quarti con 66.82 (36.42, 30.40) anche loro con un solo errore di rilievo, arrivato nel triplo lutz lanciato.
Ai piani alti splendida lotta tra i giapponesi Riku Miura-Ryuichi Kihara e Minerva Fabienne Hase-Nikita Volodin. I giapponesi, seppur con un triplo toeloop Side by Side chiamato sottoruotato, sono riusciti a strappare la leadership, mettendo sul piatto una superiorità schiacciante nelle components ed arrivando a 78.19 (42.02, 36.17).
Vicinissimi però i teutonici, secondi con 77.61 (42.77, 34.84) dopo uno short senza alcuna criticità. Scricchiola invece il terzo posto degli statunitensi Alisa Efimova-Misha Mitrofanov, al momento fermi a 67.42 /37.70, 31.72), score depotenziato da caduta nel triplo salchow in parallelo. Quattordicesimi infine Irma Caldara-Riccardo Maglio, rimasti attardati per un passaggio a vuoto nel salchow, non eseguito, e per un triplo rittberger lanciato problematico.
In campo individuale maschile tanti atleti alla ribalta, a cominciare dal canadese Stephen Gogolev, primo con 90.19 (51.36, 38.83) dopo aver staccato la combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop, il quadruplo salchow ed il triplo axel. Ok poi il sempre un po’ incostante statunitense Andrew Torgashev, secondo con 87.35 (46.69, 40.66) presentando un quadruplo, precisamente il toeloop, davanti al nipponico Kazuki Tomono, terzo con 86.43 (44.93, 41.50).
Qualche problema per il nostro Gabriele Frangipani il quale, dopo aver eseguito in modo falloso l’importante catena quadruplo toeloop/triplo toeloop (sottoruotato) ha ruotato solo doppio il salchow, mandando così l’elemento a vuoto accontentandosi dell’undicesima moneta con 63.76 (27.27, 36.48). L’azzurro potrà però riscattarsi con il segmento più lungo.
Nella gara femminile applausi a scena aperta per la sudcoreana Jia Shin. L’atleta orientale, che in campo Junior si è abituata a battagliare con Mao Shimada (nonostante un’ultima stagione non al top) ha letteralmente sbaragliato la concorrenza confezionando uno short di grande qualità valutato 74.47 (40.62, 33.85) con cui si è concessa il lusso di superare in volata non solo la statunitense Amber Glenn, seconda con 73.69 (40.36, 33.33), ma anche l’altro americana Isabeu Levito, terza con 71.10 (36.72, 34.38).
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