Tennis
Monaco: “Alcaraz superiore in tutto a Sinner, ma è stato un episodio. Ci saranno altri sorpassi”
Carlos Alcaraz ha riconquistato la vittoria agli US Open superando il campione in carica Jannik Sinner con il punteggio di 6-2, 3-6, 6-1, 6-4, aggiudicandosi il suo sesto titolo Major e la seconda vittoria a Flushing Meadows. Spagnolo nettamente superiore all’azzurro, con questo successo ha riagguantato anche il numero uno del ranking mondiale. A parlare della sfida nel consueto appuntamento di Tennismania il giornalista Guido Monaco.
Analizzando la partita: “Si gioca sempre uno contro l’altro, quindi eventuali difficoltà dell’avversario vanno tarate sulla prestazione di chi hai davanti. Quella di Alcaraz è stata ai limiti della perfezione. Quello che mi dispiace della partita di ieri è che adesso si ricomincerà con questo tormentone del servizio, cosa che non sopporto quando viene fatto in maniera superficiale. Per fare un’analisi corretta bisogna vedere quando è entrata la prima, in che momento della partita. Il bilancio del servizio per Sinner non può essere positivo, ma se parti servendo sette prime su dodici e ti torna sempre la palla nelle stringhe non puoi essere di buon umore. Ieri non sbagliava la prima, ma era proprio fuori tempo, anche con il lancio palla. È perché è entrato un pensiero che io avevo visto anche contro Shapovalov. Alcaraz sembrava avere un suggeritore sul servizio, ha tolto sicurezze, Jannik ha fatto due ace in tutta la partita. Ma andare a vedere solo la percentuale non ha senso: nel primo set serve il 60% di prime e vince solo il 61% di punti con la prima. La partita non si può analizzare solo guardando i numeri al servizio. In ogni frangente del gioco è stato surclassato”.
Il confronto tra i due: “E’ un anno e mezzo che dico che nelle partite facili Sinner deve provare a fare qualcosa di diverso. Ha tutte le giustificazioni del mondo, ma nelle partite facili deve fare più volée, più serve and volley. In alcune occasioni anche contro Alcaraz ha provato a salire a rete ed ha giocato delle grandi volée. Sicuramente ha capito che in questa rivalità ci sono momenti di sorpassi. Sicuramente al momento Alcaraz ha più armi, vedi lo slice di rovescio. Al di là dello studiare o di fare qualcosa di diverso, ieri c’era un giocatore superiore sotto tutti i punti di vista. Va accettato, è solo un episodio”.
La facilità nella risposta di Alcaraz: “Nella non partita di Cincinnati si era intravisto come Alcaraz avesse iniziato a leggere il servizio di Sinner. Ha risposto sempre nei piedi, su un campo anche più veloce. Una piccola avvisaglia c’è già stata. Io lo ricordo ancora a Montecarlo rispondere dai teloni perché non aveva fiducia, ha fatto un percorso a riabituarsi a rispondere più vicino ed ha pagato molto dal cemento in poi. Atleticamente e mentalmente ci è arrivato molto fresco. Ieri ha sfoderato il meglio di sempre. Ieri abbiamo visto la miglior versione di Alcaraz e quando c’è questa versione non so neanche se basta la perfezione di Jannik. Sono due fenomeni, è bello: la vedrei come una festa per il tennis. Sarà stupendo assistere alla loro rivalità fatta di sorpassi e controsorpassi”.
Il testa a testa: “A me darebbe fastidio l’immagine di una controprestazione di Sinner. Se lo dice Sinner stesso che dice che è stato surclassato, mi fiderei. Questa è una sfida internazionale, non una sfida tra comuni italiani. Stiamo parlando di due fenomeni che si sono sfidati in un contesto eccezionale, bastava vedere le stelle dello sport presenti. Sicuramente Sinner poteva fare meglio. Lo sport a volte è molto semplice, si gioca uno contro uno, se uno fa tutto meglio ti batte. Non è un processo alla prestazione di Sinner, è un’esaltazione a quella di Alcaraz”.
Sulle novità: “Quello che ha detto ieri Jannik non è qualcosa su cui devono lavorare, io gli vedo giocare con gran disinvoltura quelle poche volée, ma anche lo slice e la smorzata. Se parliamo di queste variazioni ci ha già lavorato tantissimo. Il problema è trasferirle con più continuità nel match. Cosa che non si è fidato di fare ed è rimasto nella comfort zone. Questa cosa è andata sempre più scemando, ma stiamo parlando di un atleta che ha avuto due anni travagliatissimi, rimanendo comunque in cima al ranking, spesso dominando. Per me non rischia di perderle le partite, rischia di vincerle più facilmente”.