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Milano Cortina 2026, la Fis rinvia la decisione sulla presenza dei russi. Il ministro Degtyarev: “C’è speranza”
La giornata di mercoledì 24 settembre avrebbe dovuto rappresentare quella in cui la Fis – la Federazione Internazionale dello Sci e dello Snowboard – si sarebbe pronunciata in merito all’ammissione degli atleti russi e bielorussi ai Giochi olimpici di Milano Cortina 2026, seppur con status di “neutrali”.
Così non è stato, poiché la decisione in merito alla delicata vicenda è stata procrastinata al 21 ottobre. Gli sport coinvolti sono ben sei (sci alpino, sci di fondo, snowboard, freestyle, salto con gli sci e combinata nordica). La dimensione dei russi e dei bielorussi cambia a seconda dei vari contesti. In alcuni sono marginali (vedi sci alpino), in altri protagonisti assoluti (sci di fondo).
Da quanto si apprende da fonti scandinave (l’emittente televisiva norvegese NRK), la materia è stata discussa, senza tuttavia che si sia giunti a una decisione. È dunque implicito come vi siano due scuole di pensiero contrapposte e si stia cercando di mediare. Se così non fosse, si sarebbe giunti a un epilogo definitivo già ieri. Viceversa, dietro alle porte chiuse delle stanze dei bottoni ci sono evidentemente posizioni differenti. Verosimilmente alcuni Paesi (soprattutto quelli nordici e della mitteleuropa orientale) sono intransigenti, altri più morbidi.
Raggiunto dai media di Mosca, il ministro dello sport Mikhail Degtyarev ha dichiarato che “al momento abbiamo la certezza di avere 12 atleti a Milano Cortina 2026. Due nel pattinaggio di figura, cinque nello speed skating, quattro nello short-track e uno nello sci alpinismo. Ovviamente, parliamo di federazioni internazionali differenti, ossia l’ISU e l’ISMF.
So che il CIO sta spingendo affinché i nostri atleti possano essere ammessi anche nelle discipline di competenza FIS. Il Comitato olimpico si era mosso allo stesso modo con l’IBU, che però ha completamente perso il lume della ragione e ha mantenuto una posizione di assoluta chiusura. Dunque, non vedo speranze per il biathlon.
Ce ne sono ancora, invece, con la FIS, così come per slittino, bob e skeleton. In questo ambito siamo in piena battaglia legale. A Losanna ci siamo affidati a un team di avvocati che sta facendo valere i nostri diritti in tribunale. Se dovessimo vincere la causa, saremo presenti anche in questi sport”.