Ciclismo
Marco Velo: “Le big si sono guardate troppo, non poter parlare con le ragazze ci fa sentire impotenti”
Si è concluso con l’oro a sorpresa della canadese Magdeleine Vallieres la prova Elite donne del Mondiale di ciclismo 2025. A Kigali, in Ruanda, sul percorso duro e mosso, le big si sono controllate per tutta la durata della prova, e l’ultima fuga ha deciso la vittoria finale. Argento per la neozelandese Niamh Fisher-Black, bronzo per la spagnola Mavi Garcia.
Prova non convincente quella della squadra italiana, con nessuna azzurra in top 10. La migliore è stata Elisa Longo Borghini, quindicesima all’arrivo e vittima dell’attendismo delle favorite. Diciassettesima poi Barbara Malcotti che ha partecipato alla fuga finale, prima di rallentare il ritmo accodandosi al gruppo delle favorite.
Marco Velo, neo CT della nazionale femminile, ai microfoni di Rai Sport, ha così commentato la prova delle sue atlete: “Ci sono state una serie di conseguenze che hanno fatto sì che la corsa poi è stata annullata, noi ci abbiamo messo anche del nostro perché siamo andate avanti per chiudere e ne abbiamo perse due o tre per provare a chiudere. In quel caso era meglio rallentare un attimo e far lavorare anche le altre francesi. Le big si son guardate ed fine purtroppo il Mondiale è andato”.
Sulla mancata comunicazione: “È retorica però senza senza radioline ci si sente inutili e non è possibile parlare con le ragazze soprattutto in certi frangenti. Quando la Malcotti era lì a metà e metà abbiamo provato a dire di fermarsi ma probabilmente non ha capito, devo ancora parlare con lei. Credo che siamo forse l’unico sport dove non si ha la possibilità di poter dialogare. Il coach o il commissario tecnico non possono dialogare con con le ragazze ma non è una scusa Nemmeno quando c’era la Malcotti a 40 secondi da Longo Borghini la giuria ci ha dato la possibilità di fare due parole. Capisco perché ti dicono che il distacco deve essere superiore di un minuto però veramente ti senti impotente”.