Tennis

Lorenzo Musetti manca 2 match point e si arrende a Tabilo: prosegue a Chengdu il rapporto negativo con le finali

Federico Rossini

Pubblicato

il

Musetti / LaPresse

La rinascita di Alejandro Tabilo è completa. Dopo un lunghissimo periodo negativo, le ultime due settimane sono state quasi miracolose per lui: finale al Challenger di Guangzhou e ora, partendo dalle qualificazioni, vittoria all’ATP 250 di Chengdu. Quasi un momento miracoloso, quello del ventottenne. Solo che ad andarci di mezzo è Lorenzo Musetti, che non riesce così a vincere il torneo da testa di serie numero 1. 6-3 2-6 7-6(5) il punteggio finale in due ore e 37 minuti: per il toscano è la quinta finale persa su sette occasioni in cui l’ha raggiunta, e prosegue un digiuno che dura da Napoli 2022.

Primi due game interlocutori, poi Musetti si lascia mandare da un erratico Tabilo ai vantaggi; il cileno, però, è attento e tiene. Anche il toscano è obbligato alla stessa situazione nel quarto gioco, ma è nel successivo che proprio lui ha la chance di prendersi il break di vantaggio, non sfruttata con rovescio lungo su discesa a rete del cileno. Dopo questa serie di game lottati c’è un po’ di quiete, poi, sul 3-4, Musetti si ritrova sotto 15-30, recupera con la prima, ma è passivo sul rovescio nel punto successivo: palla break Tabilo. Il dritto in rete condanna il classe 2002 a cedere la battuta, lasciando al sudamericano l’onere di chiudere il parziale. Sono due i set point, ed è una prima vincente esterna a regalare al cileno il 6-3 in 46 minuti.

Forse anche scosso dall’aver ceduto il primo set, Musetti parte davvero forte nel secondo, riesce a mettere più pressione a Tabilo, a essere più profondo di dritto. La naturale conseguenza è il break a 15 nel secondo gioco: un 2-0 che può dargli fiducia. Il match cambia totalmente in questa fase, con il toscano che riesce a trovare diverse soluzioni che, nei primi tre quarti d’ora, non riuscivano pienamente. Ci sono altre palle break (tre) sul 3-0, ma Tabilo fa sempre ricorso agli ace per salvarsi. Gliene servono cinque, per la precisione, per tenere. Musetti, però, è sempre solido, riesce a fare del servizio un fattore che gli permette di comandare il gioco e non rischiare nulla. Aggressivo in risposta, guadagna due set point in fila sul 5-2: basta il primo perché Tabilo commette un fatale doppio fallo. Dopo un’ora e 28 minuti, terzo set.

Se il secondo game sembra lasciare il cileno tranquillo, questa sensazione non dura che pochi secondi, il tempo per Musetti di risalire sul 40 pari e di avere anche una palla break, con un dritto che se ne va di poco. Successivamente, però, ritorna una fase favorevole al toscano, anche se dal 3-2 15-30 ritorna la principale arma di Tabilo in questi casi, la prima esterna con cui fa il punto direttamente o si apre il campo per chiudere. Si arriva inevitabilmente alle fasi decisive, solo che Musetti, sul 6-5, riesce a trovarsi sul 30-30 grazie a una fase non proprio delle migliori del suo avversario. Lo scambio successivo è durissimo, ma Lorenzo lo chiude con il rovescio incrociato che vale il match point. Tabilo ritira fuori la prima al centro e con il dritto a seguire annulla il pericolo. Lo stesso dritto, però, tradisce il cileno subito dopo: altro match point, sul quale è però il toscano a sprecare con il dritto lungo nello scambio.

Serve il tie-break per decidere tutto, ed è Tabilo che aggredisce subito la seconda dell’italiano per avere il minibreak. Musetti recupera subito dopo uno scambio complicato, e anzi è lui ad avere il minibreak poco dopo. Lo mantiene fino al 4-3, quando viene mandato indietro da Tabilo e in arretramento mette largo il rovescio: 4-4. Il cileno, spingendo, riesce ad andare sul 5-6 e conseguente match point a proprio favore: il nastro nega l’ace al toscano, che poi mette in rete il dritto dopo il servizio. Il titolo è del cileno.

A Musetti non basta un rapporto di 37-23 per vincenti-errori gratuiti contro il 29-44 di Tabilo, dato che fa aumentare ancor più i rimpianti del toscano. Quasi clamoroso il dato dei punti vinti se si pensa al risultato conclusivo: 106-98, per quello che ad oggi resta certamente un giorno che il numero 2 azzurro non ricorderà con felicità nel breve termine.

Exit mobile version